QUALIANO. Una folla commossa ha partecipato, oggi pomeriggio, ai funerali di mons. Stefano Ricciardiello, parroco emerito della chiesa di Santo Stefano Protomartire. Quella stessa parrocchia che per anni ha guidato gli ha dato l’estremo saluto. Alle esequie – celebrate dal vescovo di Aversa – hanno partecipato tantissime persone, a partire dagli esponenti politici di Qualiano, ma anche tanta gente comune. Mons. Ricciardiello si è spento nel primo pomeriggio di ieri: già gravemente ammalato ai polmoni, riusciva a respirare con l’ausilio di alcuni macchinari. Una malattia lunga, la sua. Che però non ha intaccato la caparbia lucidità: il sacerdote è stato cosciente fino agli ultimi minuti della sua vita, ed ha riconosciuto tutti i nipoti e pronipoti fino al momento della morte.
Sacerdote da 59 anni, mons. Ricciardiello era nato a Qualiano il 24 gennaio 1921 da Francesco e Antonia Chianese. Frequentò il ginnasio del Seminario Vescovile di Aversa e fece i suoi studi teologici nel seminario Pontificio di Salerno: fu ordinato sacerdote il 7 luglio del 1946. Pochi giorni dopo fu assegnato dal vescovo di Aversa, Antonio Teutonico, quale coadiutore del parroco della chiesa di Santo Stefano. Poiché il parroco era in avanzata età e ammalato di cuore, il giovane coadiutore si assunse tutto l’onere della Parrocchia. E in seguito alla morte del sacerdote, nel 1954, fu nominato Vicario Economo dal suddetto vescovo. In seguito a concordo, bandito per la Parrocchia vacante, il sacerdote Ricciardiello risultò vincitore tra i vari concorrenti. E dal 1955 al 1986 ha intensamente curato la casa di Dio con continui interventi di restauro. A lui si deve il completo restauro della Casa Canonica e della stessa struttura parrocchiale.
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