PUBBLICITÀ
HomeAttualità e Società«VITE E FORESTE TRA CONTORNI DI FANGO, LA MIA TRISTEZZA D'OTTOBRE»Giovane poetessa...

«VITE E FORESTE TRA CONTORNI DI FANGO, LA MIA TRISTEZZA D’OTTOBRE»
Giovane poetessa di Calvizzano conquista il terzo posto del premio «Brevis»

PUBBLICITÀ


CALVIZZANO. Diciassette anni appena compiuti ed un’innata passione per la poesia. “Scrivere non è solo un hobby. E’ qualcosa che ti porti dentro, come un timbro, un segno indelebile. C’è oppure no. Senza alternative. E’ il bisogno innato di esprimersi, di condividere. Una spinta interiore, un’esigenza fisica”. A raccontarsi è Anna Testa, terzo posto al premio “Brevis” – Primo premio nazionale di Scrittura Essenziale indotto dal comune di Barbariga, a Brescia. La “brevitas” è una forma d’arte promossa degli autori latini, il concetto di esprimere la più vasta gamma di emozioni col minor numero possibile di parole. Ma come mai una ragazza così giovane coltivi una
così singolare passione è la domanda che per prima si è affacciata alla nostra mente.
“E’ insolito alla mia età? Non saprei – ci risponde – Non sono un mostro, questo è certo. Anche io esco con gli amici, mi diverto. Ma la scrittura per me è un piace. Amo assaporarla nei momenti più intimi della giornata. Anche se sono consapevole dell’importanza di condividerla con gli altri, ma lo faccio solo con coloro che ritengo possano capirmi. Scrivere è la cosa più naturale che mi riesca, e non nascondo che parole bellissime mi frullano per la testa anche nei momenti meno opportuni, come a scuola, durante una lezione, oppure in giro per strada, come nel caso della poesia inviata al concorso.”



Come è nata, ce lo racconti?


L’ho scritta due anni fa. Il titolo, Pregnanza d’ottobre, si rifà alla ricchezza di emozioni che mi ha colpito in quel momento, e che poi ho sentito l’esigenza di mettere per iscritto. Camminavo quel giorno. La mia è stata solo una riflessione su quanto possa essere bello e triste l’autunno in campagna, l’osservazione silenziosa della prima pioggia d’ottobre, di un giardino autunnale riflesso in una pozza d’acqua.



Cosa farai allora “da grande”?La scrittrice?


E chi lo sa. Ma c’è ancora tanto tempo per pensarci. Tutto può succedere.







Pregnanza d’Ottobre



di Anna Testa


Mi cade tra le braccia una tristezza autunnale che non reggo,

e la lascio cadere nelle pozze d’acqua dove si specchiano

vite

e foreste,

tra contorni di fango.



PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ