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sabato, Maggio 11, 2024
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LE OASI DELLA CAMORRA DIVENTANO RISERVE NATURALI
Lipu: Foce del Volturno – Costa di Licola, stop ai bracconieri

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LICOLA. “Quaranta vasche utilizzate dai bracconieri per fare strage di uccelli protetti sul litorale campano saranno presto tutelate come Riserva naturale, grazie all’impegno dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Campania che si è attivato per tutelare le vasche e garantire la presenza dell’acqua per consentire la sosta e la riproduzione degli uccelli migratori”. Lo annuncia con soddisfazione Matteo Palmisani, coordinatore per la Campania della Lipu, Lega Italiana Protezione Uccelli, l’associazione ambientalista che da anni è impegnata, con la collaborazione anche di Legambiente, Wwf e LAv, a denunciare l’uso illegale di questi specchi d’acqua frequentati da numerose specie protette di uccelli migratori come aironi e cavalieri d’Italia, fenicotteri e rapaci. Secondo quanto stabilito dalla delibera n.1281 della Giunta regionale campana, l’area, che si trova in località Soglitelle, nel Comune di Villa Literno (CE), verrà presto inclusa all’interno dei confini della Riserva Naturale “Foce Volturno – Costa di Licola”. I 20 ettari di territorio sottratto alla criminalità organizzata entreranno inoltre a far parte della rete di zone umide protette a livello internazionale dalla Convenzione di Ramsar e saranno incluse nella Zona di Protezione Speciale (ZPS) “Variconi”, entrando così a pieno titolo nella “Rete Natura 2000”, formata dai siti che l’Unione Europea intende salvaguardare per la particolare ricchezza in biodiversità. A 10 mesi dal noto blitz degli uomini del “Capitano Ultimo” del Comando Carabinieri Tutela dell’Ambiente, coordinati dal Generale Vacca sotto la supervisione della Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere, la vicenda delle vasche e dei bunker abusivi dai quali i bracconieri uccidevano ogni anno circa 6.000 esemplari di uccelli protetti è giunta a una svolta decisiva, grazie all’impegno dell’Assessore all’Ambiente della Regione Campania Luigi Nocera. ”E’ una decisione importante che salutiamo con estremo favore e soddisfazione – dichiara il Presidente Lipu Giuliano Tallone – Serve ora l’avvio di un progetto di recupero e valorizzazione delle vasche in modo da renderle fruibili al pubblico che, in questo modo, potrà così iniziare ad ammirare lo straordinario patrimonio costituito dagli uccelli selvatici che transitano sul litorale domitio”. Realizzati in una zona dominata dalla criminalità organizzata più violenta ed agguerrita, quella del clan camorristico dei Casalesi, vasche e bunker sono stati realizzati violando le norme urbanistiche, ambientali e venatorie, su terreni in parte demaniali e in parte appartenenti a privati cittadini e contadini. Altero Matteoli, Ministro dell’Ambiente, ha più volte confermato l’intenzione di investire 10 milioni di euro per il recupero e la valorizzazione delle vasche. Intanto anche la Provincia di Caserta si sta attivando per garantire una maggiore sorveglianza della zona.

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