GIUGLIANO. Dopo sette lunghi anni di carcere Ciro Sorvillo, originario di Giugliano in Campania ma recluso a Spoleto, scende in campo per giocare gli ultimi minuti di una partita di calcio. Sorvillo, detenuto presso la casa di reclusione di Maiano, per la sua condotta esemplare usufruisce dell’articolo 21, una misura alternativa alla detenzione, concesso dal direttore dell’istituto e suffragato dal magistrato di sorveglianza. Ciro ha avuto esperienze calcistiche in serie C e si allena con i compagni già da oltre un mese mentre la mattina si reca regolarmente al lavoro. Il progetto finalizzato al reinserimento sociale è stato pianificato dall’amministrazione carceraria in perfetto accordo con gli organi societari della Fortis, squadra per cui Sorvillo gioca.
Domenica scorsa, per dieci lunghi minuti, sorvillo ha calpestato il terreno di gioco da giocatore ed è stato applaudito dal pubblico della Fortis. La partita è finità in parità ma alla fine l’allenatore Pasquino ha affermato che “si può vincere anche con un pareggio. Vedere gli occhi di Ciro e la sua felicità ha reso più di una vittoria sul campo”, ha poi aggiunto “sono molto contento per Ciro che già da un mese si impegna e fa sacrifici, la Fortis Spoleto lo ha accolto con piacere impegnandosi anche sul livello sociale.”
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