QUALIANO. «L’Unione imbocca la strada maestra. La costituzione de L’Unione a Qualiano tra Ds, Margherita, Udeur e Verdi, lasciando aperta la porta a movimenti e associazioni, con un dialogo costruttivo aperto con S.D.I. e P.R.C., costituisce un fatto importante nel panorama politico qualianese, anche in vista della prossima scadenza elettorale e per l’avvio di un processo di cambiamento nella politica. La nuova organizzazione si è messa subito all’opera con una serie di incontri con associazioni, sindacati e movimenti civici, per una campagna di ascolto e reciproco arricchimento, volto alla definizione di un programma elettorale largamente condiviso, incontri che si stanno già dimostrando proficui. Un processo non scontato, ma grazie al contributo di tutti, dai partiti, alle pressioni dei semplici elettori, e diciamolo, anche grazie al segnale venuto dalla massiccia partecipazione alle primarie, il via è stato dato. Di questo si è discusso anche nell’assemblea tenuta nella sede della CGIL, e lo stesso sindacato si è detto disponibile a mettere a disposizione la propria struttura per un forum permanente sul centrosinistra, le regole e i prossimi programmi elettorali.
La strada è lunga, ma se un percorso va da 0 a 100, bisogna pur passare per 10,20,30,…, sapendo che si incontrano difficoltà, che si possono avere battute d’arresto, che il tutto non si esaurisce nella campagna elettorale o con il mettere assieme i numeri per vincere, ma tutti dichiarano un obiettivo ambizioso, vincere e cambiare, e la strada non è in discesa. Citando un concetto espresso da Walter Veltroni all’ultimo congresso dei Democratici di Sinistra “… la cosa più bella e importante di un viaggio è il viaggio”, ecco noi il viaggio lo abbiamo iniziato. Questo a mio avviso è il momento in cui la partecipazione è importante. Un progetto che prevede un nuovo rapporto tra eletti ed elettori e che vuole ridare alla politica il suo ruolo maestro: guidare i processi e progettare un futuro possibile per la collettività, elevando il grado e la qualità del confronto. Per farlo servono anche i numeri. La coalizione formatasi può in partenza rappresentare il 40% del corpo elettorale, bisogna quindi cercare alleanze e consensi sulla strada tracciata per raggiungere il 51% necessario ad assumere anche un ruolo di governo del nostro territorio. I partiti de L’Unione sono tornati ad essere luoghi di partecipazione, ecco perché ritengo che l’esserci da parte di quanti ne condividono le linee tracciate sia importante, oltre al contributo che tanti possono, e devono sentirsi in dovere di dare, la partecipazione garantisce un’accelerazione del processo ed evita sempre di più battute d’arresto e passi indietro che si pagherebbero cari, per dirla con dei versi di una canzone di Giorgio Gaber “ la libertà non è star sopra un albero, la libertà è partecipazione”. I partiti devono creare sempre più occasione di incontro, anche sui grandi temi nazionali (finanziaria, riforma costituzionale, economia, sicurezza, criminalità, ecc…), che si intersecheranno con i temi locali.
Resta aperto un punto non secondario: la scelta del candidato a Sindaco.
I Democratici di Sinistra, sancendolo con forza nel congresso tenutosi ad inizio del corrente anno, si cono posti l’obiettivo di perseguire con ogni mezzo l’unità politica de L’Unione, e instancabilmente hanno lavorato e lavorano in questa direzione. I D.S. hanno posto in questa ottica la scelta delle primarie come metodo per la designazione del candidato unico, consapevoli che altre strade possono essere legittime e si sono detti pronti a considerarle quando verranno poste. Se esistono dubbi sulle posizioni di tutti i partiti de L’Unione, essi vanno fugati dalle dichiarazioni fatte e dai documenti sottoscritti. Tutti sono impegnati a riconoscere la legittimità delle candidature proposte dai vari partiti o da movimenti civici che intendono percorrere con noi la strada del cambiamento e contribuiscono con pari dignità a definirne le regole e i programmi condivisi. Tutti hanno dichiarato che non escludono le primarie, come d’altro canto sta avvenendo in tante altre parti d’Itali. In questa ottica nessuno pone veti e quindi nessuno si tirerà indietro, qualunque fosse la scelta, nel dare il pieno sostegno al prescelto. C’è una consapevolezza, banale, ma vale la pena di ripeterla: da solo nessuno vince, da soli i partiti non avviano nessun processo di cambiamento.
Sappiamo che democrazia, partecipazione, Politica, scelte condivise, sono cose che danno fastidio e creano reazioni da parte di chi ha altre abitudini. Sappiamo anche che tanti vorrebbero risse e veleni, ma ora più che mai la politica non ha bisogno di veleni e di arrabbiati, ci vuole un sufficiente grado di pazienza costruttiva, ci vuole la capacità di guidare un processo e di dare risposte certe ai tanti problemi. Sono consapevole che non tutto sarà lineare, non tutto è scontato, ma il centrosinistra ha le energie per farcela, non dobbiamo sciuparle, insieme possiamo farcela con il senso di responsabilità che sentiamo rispetto al paese, e che non va disatteso».
SALVATORE NAPOLANO
Ds Qualiano

