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giovedì, Aprile 25, 2024
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SCIALONE II, IL RITORNO DEL RE

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“Con queste facce qui, tra pregi e limiti”. E’un vecchio pezzo di Luciano Ligabue. Il titolo rispecchia fedelmente la campagna elettorale locale che proprio in questi giorni trova il suo culmine nel festival delle facce attaccati sui muri e sui tabelloni. Facce, tante facce con tanti sorrisi ammiccanti. Facce da fotoromanzi in carta patinata che ci rassicurano e ci danno sicurezza. Facce belle e facce brutte. Facce accompagnate da slogan efficaci, taglienti e speranzosi accanto a quelli inutilmente lunghi, illeggibili e incomprensibili. E poi ancora. Facce di sindaci uscenti, sindaci entranti, minisindaci, assessori e consiglieri. Facce nuove accanto a facce di vecchi marpioni. E poi ancora. Belle ragazze accanto a vecchie matrone già in menopausa. Candidati riempi lista (e senza speranze) insieme a candidati che “pesano”. Ed ancora. Liste civetta, liste del cantiere e liste civiche accanto ai logos dei partiti storici. Famiglie schierate e famiglie contro. Voto dis-giunto e voto con-giunto. Voti comprati e voto scambiati. Posti di lavoro promessi, posti di lavoro “venduti” accanto al lavoro sporco di attacchini e simpatizzanti. Portaborse della quarta fila che cercano consensi conto terzi e madri contro figli che si combattono all’interno della stessa lista. C’è di tutto in questa zozza e spregiudicata campagna elettorale qualianese. Il totosindaco, il gioco preferito dai “panzatuosti” prosegue più spietato che mai e sembra tritare tutto e tutti. 274 candidati. Mai la storia politica locale ha vissuto un periodo così intenso. Ormai è tutto un turbillion di gente che entra ed esce dalle case dei qualianesi a tutte le ore del giorno e della notte. La frase più ricorrente? “Vada a fare quattro voti ppè ccase. C’è vedimme chiù tardi”. E il “più tardi” detto a chi aspetta invano a casa coincide solitamente con l’alba del giorno seguente. Bar, pizzerie e paninoteche stanno facendo affari d’oro: “Ci vorrebbe una elezione all’anno” dicono raggianti alcuni esercenti. I molti bar del centro hanno addirittura hanno messo l’insegna “open 24 H (aperti 24 ore) fino all’eventuale ballottaggio”.Addetti ai lavori e simpatizzanti si stimolino a vicenda facendo training autogeno per aumentare la propria autostima ed aumentare quindi sicurezza e credibilità nei confronti dei propri elettori.



Quotazioni e scommesse. Le puntate in termini di soldoni sono altissime. La SISAL sta pensando di depositare addirittura il copyright della particolare ed avvincente elezione nostrana. I pronostici. Per la pletora forzista che si trova ad acclamare il nuovo imperatore Scialone II – Il ritorno del re, nelle prossime elezioni non ci sarà partita. Vince il centro destra al primo turno con novemila voti sui quattordicimila disponibili. Il resto se lo divideranno gli altri due “competitor”. Sul fronte manciniano, invece, iniziano a serpeggiare i primi dubbi ed i primi malumori. Il pittoresco fronte di sinistra cerca consensi anche attraverso la vendita diretta di cibo biologico e macrobiotico. Difatti, nella coloratissima, multietnica e multipartitica piazza Kennedy i sinistroidi (mix tra sinistra e sinistrati) hanno offerto ai passanti finocchi, lattughe e scarole. E da questo punto in poi la quotazioni di Mancino & soci sono iniziate a precipitare vertiginosamente. Negli ultimi 15 giorni di campagna elettorale dovranno necessariamente risalire la china. Gli strateghi dell’ingegnere nell’ultima domenica prima del voto venderanno gelati, frutta secca e frutta fresca : “conquisteremo il voto di giovani, anziani e famiglie” dicono soddisfatti e raggianti. Molto più complessa la situazione di Galdiero & C. Il gazebo domenicale si è trasformato in un vero e proprio bivacco di peones di tutti i partiti. Addirittura i front man dell’Ulivo che avevano posizionato le loro mercanzie ortofrutticole proprio di fronte alle truppe di assalto del dottore, hanno passato il limes e si sono rifocillati a spese del dottor G. Comunque tra pizze, caramelle e cotillions le quotazioni del doctor risultano stabili. Lo danno tra il 40 e l’80 per cento. Questa è la situazione dei sindaci. Molto più variegata l’offerta dei candidati consiglieri. Come dicevamo all’inizio le armi a disposizione dei nostri valorosi e futuri rappresentanti sono diverse e la partita si gioca su più fronti. Sorrisi e slogans (alcuni veramente assurdi) quelli più comuni. Seguono poi camper, furgoni e “trerroti” tappezzati fino all’inverosimile. Anche così si costruisce il consenso. Molto più seria e sotterranea invece la campagna elettorale condotta dalle vecchie matrone. Giusto qualche manifesto e qualche volantino per ricordare ai più distratti che si è ancora in partita. Da Schiano tutti si aspettano il botto (delle preferenze). L’ex sindaco è talmente sicuro di sè che sta “aiutando quelli rimasti un po’ più indietro”. Veramente lodevole, anzi da libro Cuore. Il nostro eroe sta così distribuendo preferenze a destra e a manca agli amici più fidati, quelli che cioè “sostieneranno” la sua candidatura a sindaco fra 5 anni. Guarda lontano il primo cittadino in pectore. Sarracino e Biondi vengono sistematicamente piazzati da Michele nostro in molte case amiche. Un vero e proprio candidato “matrioska”. Zak da uno a tre in un colpo solo. La pole position vede poi i soliti Palma, Franzese e Toti sulla griglia. Arriveranno ancora sul podio i signori delle preferenze? Difficile dirlo. Con tutti questi candidati la soglia dei consensi si è abbassata di molto. Ma per loro non dovrebbero esserci grossi “pobblemi” come dicono dal fronte forzista. E il resto? Il resto delle liste invece è stato diviso in “fasce” dagli addetti ai lavori. C’è la fascia di consiglieri che sta tra i 150/200 voti di preferenza, i cosiddetti insiders e la fascia di chi sta al sotto dei 100, quella degli outsiders. Infine poi c’è la terza fascia, il cosiddetto “purgatorio”, e cioè candidati dai potenziali 50 voti in giù e non suscettibili di migliorie. I figli di un Dio minore, quelli che anche avendo qualche buona idea non hanno né soldi né speranze per poter gridare al mondo “ci sono anch’io”.

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