MARANO – L’inquinamento ambientale è uno spettro per i residenti del Giuglianese che, tra antenne e discariche, si ritrovano a fare i conti con un inquietante incremento di morti per tumore. Così l’esigenza di tutelare la loro salute si traduce in una particolare attenzione a tutto ciò che succede sul territorio, anche in materia di stazioni radio per la telefonia mobile. Vigilanza che a Marano ha portato alla scoperta di un impianto di amplificazione nascosto in un’insegna pubblicitaria abusiva in via Lazio. Alla segnalazione dei cittadini è seguito il sopralluogo dei vigili urbani e, poi, un’ordinanza di smantellamento firmata dal sindaco Mauro Bertini. Tabellone pubblicitario e antenna «occultata» sono stati posti sotto sequestro, mentre i privati sono stati sanzionati. «È l’interruzione di un servizio di pubblica utilità», tuona il gestore. «Rischio per la salute dei cittadini», ribadiscono dal Comune. Il provvedimento comunale è stato varato in via cautelativa per l’antenna e, in ogni caso, contro l’insegna installata senza preventiva autorizzazione. La rimozione del palo pubblicitario, infatti, ha comportato di conseguenza anche l’asportazione dell’impianto.
«L’amplificatore non è illegale – precisano dall’ufficio relazioni Area sud dell’Omnitel – in quanto l’installazione dell’impianto (che ripete il segnale dove ci sono degli ostacoli) non è vincolata a concessioni edilizie. L’unico obbligo è la comunicazione all’Arpac per la misurazione delle onde diffuse».
TONIA LIMATOLA – IL MATTINO 18 SETTEMBRE 2002
