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giovedì, Aprile 18, 2024
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LA MARGHERITA: «IL PRG DIA BENEFICI CONCRETI AI CITTADINI»

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Il Piano Regolatore Generale di Qualiano è stato redatto dai tecnici incaricati , per quanto attiene al fabbisogno dei vani da realizzare, sulla base di alcuni dati statistici e di un trend di crescita e di sviluppo abitativo, in rapporto al quale è stato immaginato il futuro della nostra città su cui è stato realizzato il progetto.
Tenendo conto che è dal 1993 che le varie Amministrazioni hanno avuto tra le mani il PRG , dopo le bocciature e il commissariamento dei precedenti elaborati, quest’ultimo di cui discutiamo è stato pubblicato e depositato a libera visione del pubblico il 12 Luglio del 1999, e risulta essere dimensionato sulla stima di una crescita della popolazione relativa ad un periodo di proiezione che va dal 1998 al 2008. Tenendo conto, inoltre, del fatto che nel 1988 la popolazione residente a Qualiano era di 18.415 unità, e che la stessa nel 1998 era di 24.826 unità con un incremento di crescita pregresso pari al 34,81% nei dieci anni, applicando questo indice di crescita per il decennio successivo si è previsto che la popolazione nel 2008 sia di 33.950 unità con un incremento considerato di 9.124 abitanti tenuto conto del tasso medio di crescita degli ultimi 10 anni.

Il patrimonio abitativo in termini di vani,esclusivamente residenziali occupati e non occupati esistenti nel 1991 era di 24.228 vani a cui vanno aggiunti 3.050 vani derivanti da concessioni rilasciate fino al 1998 sommati ancora ai 2.367 vani oggetto di richiesta di concessioni in sanatoria per un totale di 29.645 vani totali esistenti nel Comune di Qualiano.
Poiché il fabbisogno dei vani in base all’ indice di affollamento è di un abitante a vano, sottraendo ai 33.950 previsti i 29.645 del patrimonio totale dei vani esistenti si ottiene la cifra di 4.305 vani che rappresentano la richiesta del Comune di Qualiano nel PRG , inoltrata alla Provincia..
Questi dati sono stati esaminati nelle relazioni istruttorie del 26 Febbraio 2003 dai relatori incaricati
della Sezione Provinciale di Napoli del Comitato Tecnico Regionale che ha espresso il parere con la richiesta delle integrazioni in esso contenuto, dove non vi è traccia di integrazioni o prescrizioni sui dati relativi al dimensionamento del Piano. Soltanto adesso , nella Relazione Tecnica del 14/7/ 2006 , la Commissione Urbanistica, rileva che nel verificare i dati del progettista, il PRG, risulta essere sovradimensionato, in relazione ai dati del decennio 1998-2008 poiché gli stessi attinti sul sito internet dell’ISTAT, stimano la popolazione esistente al 2008 essere di 26.471 inferiore ai 33.950 indicati dal Tecnico.La Margherita ha criticato, con giusta motivazione alla luce dei comportamenti dimostrati, l’approccio con il quale il Sindaco Galdiero e la Maggioranza hanno affrontato e affrontano l’iter conclusivo del Piano che con rassegnata passività accettano dalla Provincia un PRG di soli Servizi, rinunciando a priori ai 4.305 vani richiesti ( di cui circa 2.000 Per l’Edilizia Economica e Popolare,PEEP,e la restante parte da destinare a Edilizia Residenziale Privata delle Zone B e C ) Abbiamo rilevato altresì, che l’atteggiamento della Commissione Tecnica Provinciale sembra essere severo e punitivo nei confronti di un elaborato che sebbene ” fa acqua da tutte le parti ” rappresenta un minimo di progettualità per il futuro della nostra città, anche alla luce del fatto che l’area giugliianese e quella flegrea sono in piena espansione edilizia e alle direttrici dello sviluppo che seguono le grandi vie di comunicazione Circumvallazione Esterna, Asse Mediano, Via Ripuaria , Tangenziale, non corrisponde un ipotesi di sviluppo del territorio di Qualiano in termini di servizi e di integrazione urbanistica.,che il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) individua invece come Agricolo, quando di agricoltura non è rimasto più nulla, purtroppo.Inoltre, abbiamo sollecitato, come partito, il confronto con il Sindaco e la Maggioranza che lo sostiene, su questo tema ,al fine di dare un contributo alla risoluzione positiva dell’esito del PRG, ma registriamo, ad oltre un mese dal nostro invito, un completo silenzio.

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Con l’approssimarsi della convocazione straordinaria del Consiglio Comunale ( richiesta fatta dal Centro-destra sul PRG e Rifiuti, agli inizi di Settembre e tuttora rimasta inevasa, rilevo una grave inadempienza procedurale nei confronti delle forze politiche di minoranza , in quanto a tutt’oggi non sono stati resi pubblici gli atti e il contenuto della delibera di approvazione del PRG in Consiglio Provinciale a far data dal 20 Settembre) auspichiamo che il confronto non avvenga limitatamente alla circostanza straordinaria nella sola aula consiliare, ma si sviluppi nelle sedi opportune, in modo preventivo con la Margherita e i DS, per valutare insieme le controdeduzioni nelle quali indicare , come Comune , le Zone stralciate e oggetto di modifiche, da sottoporre al CTR per la definitiva e positiva approvazione del PRG.Riteniamo ad esempio che al CTR si potrebbe eccepire , visto il protrarsi dell’iter, che la stima della popolazione esistente, debba essere proiettata sulla base del decennio 2006/2016, ciò per essere in linea di contemporaneità della restituzione del PRG con il prossimo decennio di sviluppo e consentire , quindi, l’incremento e non l’azzeramento dei vani. Allo stesso modo l’approvazione degli strumenti di pianificazione, se non sono più subordinati a un rigido controllo di conformità con quelli del Ptcp e non sono in contrasto con le scelte di fondo della programmazione territoriale, relative alle Zone eliminate, è possibile anzi obbligatorio rivendicare l’unicità del soggetto titolato a scegliere le destinazioni del proprio territorio cioè il Comune, e quindi il ripristino delle Zone e le destinazioni d’uso scelte che la Provincia non può in alcun modo eliminare, e reinserirle nell’approvando Ptcp in esame in questo mese in Commissione Urbanistica Provinciale, mi riferisco alla Zone D (Artigianale, Produttive e Direzionale) di iniziativa pubblica ad interesse pubblico, le Zone omogenee H di iniziativa privata ad interesse pubblico, che non impegnano nel computo alcun vano in quanto Zone polifunzionali da asservire ad un Piano di Servizi.

Questo , anche se misera cosa è ciò che possiamo e dobbiamo ottenere. Certo è il frutto degli errori e delle perdite di tempo in tutti questi anni delle Amministrazioni precedenti che spesso come Margherita abbiamo criticato ed io personalmente sono intervenuto sul tema sottolineando l’incapacità nel metodo, nella gestione e nel merito rivelatosi inconcludente e fallimentare per l’esito conclusivo del PRG.,ma dobbiamo assolutamente provarci. Riteniamo che sia possibile salvare il salvabile, con il concorso decisivo delle forze politiche del Centrosinistra , nell’interesse di tutta la città, fermo restando le responsabilità politiche gravi delle precedenti Amministrazioni che in tutti questi anni non hanno voluto e non hanno saputo portare a compimento nessun tema importante(PRG, Istituto Superiore, Treno metropolitano ecc.) tranne che utilizzarli a fini elettorali e clientelari di volta in volta con la magica formula della “ promessa rinnovata “,
Come si evince alla luce di queste ulteriori considerazioni e inviti rivolti al Sindaco e all’Amministrazione ,( finora rimasti inascoltati ) la Margherita e il Centrosinistra, non solo hanno un comportamento costruttivo e propositivo rivolto all’esito positivo del PRG a tutela degli interessi dei cittadini di Qualiano, ma intendono assolvere con responsabilità, maturità e competenza al ruolo che possono e debbono svolgere , mentre al contrario il silenzio, l’imbarazzo e l’indecisione dell’Amministrazione rivelano “ uno stato di debolezza politica “ che non è foriero di buoni auspici per le aspettative dei Qualianesi , le quali, dopo questa “ storia infinita “ del PRG non possono essere definitivamente e irrimediabilmente deluse.

Se ciò accadesse non solo andrebbero vanificati i sacrifici di un intera generazione, vissuta nella speranza di poter investire i risparmi del proprio lavoro, frutto di una vita intera, per costruire un
giorno una casa per i propri figli a Qualiano , ma sarebbe una sconfitta storica dell’intera città, doverlo andare a fare a Villaricca 1 o 2, a Giugliano,a Marano,a Lago Patria a Varcaturo o a Quarto.
Ma la responsabilità, in questo caso, ricadrebbe tutta intera sulle spalle del Sindaco e della sua Maggioranza. Nell’attesa attiviamoci dunque, di buona lena tutti indistintamente, affinché ciò non accada e non sia troppo tardi.

STEFANO PANICO – LA MARGHERITA – QUALIANO

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