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mercoledì, Aprile 24, 2024
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PRODI A NAPOLI: «NIENTE ESERCITO, PER ORA».

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«L’ esercito per ora non e’ necessario». Lo dice Romano Prodi parlando, ieri a Napoli, dell’emergenza criminalità degli ultimi giorni, che conta 9 morti in una settimana.
Il premier dice anche no a una legislazione d’urgenza perchè quella di Napoli «non e’ un’ emergenza speciale».
A Napoli, il premier ha dovuto fare i conti anche con le numerose proteste cittadine miranti a destituire la messa in atto dell’indulto.
«Non c’e’ alcun legame statistico tra i fatti criminosi di questi giorni e l’indulto: nessuna prova quantitativa», ha affermato il premier rivendicando la scelta di varare il provvedimento di clemenza e precisando che è stata una decisione non solo del governo ma dell’intero Parlamento.

Dal colloquio con il Presidente Napolitano è risultata ovvia la preoccupazione di entrambi; preoccupazione che ha portato alla decisione di garantire un aumento sostanzioso delle forze dell’ordine, in coordinamento più stretto e con modelli operativi diversi rispetto al passato. Il premier ha annunciato, inoltre, la visita, per oggi, del ministro dell’Interno, Giuliano Amato, con lo scopo di illustrare il piano “già concordato” per fronteggiare l’emergenza criminalità.
Accompagnato dai vertici delle forze dell’ordine il Ministro arriverà in Prefettura nel primo pomeriggio e presiederà la riunione, che sarà tutta dedicata all’emergenza criminalità, per fare il punto della situazione. Al termine del comitato, il ministro incontrerà i rappresentanti degli enti locali per firmare il “patto per Napoli sicura”, che prevede una serie di interventi strutturali, come è stato detto nei giorni scorsi, contro la criminalità.
Si tratta, tra l’altro, dell’assegnazione di mille uomini in più delle forze dell’ordine; dell’impiego di motociclette per “presidiare con rapidità i vicoli della città”; di un sistema di videosorveglianza “per monitorare il territorio 24 ore su 24”.

Continuano, intanto, le inondanti reazioni dei parlamentari, primo fra tutti Roberto Calderoli che è tornato sulla polemica suscitata dalla definizione di “fogna” attribuita alla situazione napoletana insistendo sulla necessità di inviare l’esercito: “Io ho messo il dito nella piaga, non attribuendo certo quella qualifica alla città ma a quello che é stato realizzato proprio da quelle amministrazioni e da questo modo di fare le cose: l’emergenza rifiuti da 15 anni, i morti ammazzati per la strada come se fossero la normalità l’ hanno ridotta veramente una fogna”. Si è, invece, espresso positivamente il Cardinale Sepe che con il presidente Prodi ha intrattenuto un approfondito colloquio. “Il presidente del Consiglio “- ha asserito Monsignor Sepe- sta lavorando su progetti concreti in temi di occupazione e giovani e che vuole confrontare con le autorità del territorio. Speriamo che ci sia qualcosa di concreto”.

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