VIA SALOMONE: STOP AI MOTORINI SELVAGGI

Al ritorno dalle tanto agognate vacanze estive, molti qualianesi hanno dovuto affrontare un drammatico cambiamento nell’assetto viario. Dinnanzi Via Salomone, infatti, è stato posto un segnale di divieto di transito ai motocicli. Chi fino a pochissimi mesi or sono era libero di transitare col suo scooter per questa strada oggi non può più farlo. Questa novità, ad alcuni potrebbe sembrare una sciocchezza, una quisquilia, una piccola cosa insomma, semplicemente una nuova regola da dover rispettare. In realtà non è così. L’incolpevole segnale è stato oggetto di diverse e contrapposte reazioni da parte dei qualianesi. I più, com’era facile immaginare, nella “spensierata” società contemporanea, è stato colto da una violenta scossa di menefreghismo generale, in pratica ignorano totalmente la presenza di quel “coso” circolare. Altri al menefreghismo hanno accoppiato la rabbia contro chi ha osato apporre il divieto. Alcuni in un primo momento nemmeno capivano che cosa volesse significare il segnale. Altri ancora hanno tirato un grosso sospiro di sollievo: “Finalmente in questa strada si potrà passeggiare più tranquillamente”. Avranno pensato nella loro mente. Qualcuno alla vista del segnale avrà semplicemente pensato che col motorino in quella strada non ci sarebbe più potuto passare e avrà deciso di cambiare itinerario. Attualmente, la stragrande maggioranza di chi prima dell’apposizione del divieto circolava per Via Salomone continua ancora a farlo. A nulla sono serviti i posti di blocco dei vigili urbani, che solo per un breve periodo riescono a fermare i trasgressori poi, soprattutto le giovani volpi, passandosi la voce l’uno con l’altro informandosi del pericolo interrompono il loro transito, riprendendolo solo dopo essersi accertati della fine del blocco. Chi si era lasciato illudere dalla speranza di poter passeggiare placidamente per questa strada è rimasto profondamente deluso, la sua speranza è stata abbattuta dal menefreghismo lampante negli occhi di centinaia di persone come sabato 14 e domenica 15 settembre quando Via Salomone fu di nuovo invasa da centinaia di motorini che circolavano incuranti del divieto, incuranti del casco che naturalmente non indossano, incuranti perfino delle persone arrivavano a transitare sui marciapiedi. Ormai la stessa scena si ripete da anni ed il segnale stradale non è riuscito nemmeno a tamponare questo fiume insensato. A mio parere ci vorrebbero più controlli da parte delle istituzioni specie nel fine settimana, non mi si venga a dire che il passaggio per questa strada era un passaggio obbligato c’è ne sono molti altri alternativi. È solo una questione di abitudine e di straordinaria indifferenza. L’idea di apporre quel segnale è sicuramente dettata dal buon senso, proprio quello che manca a chiunque ne è indifferente.
Aniello Picascia