Il Napoli dopo quattro giornate torna al successo, e proprio in terra emiliana, dove sembrava quasi impossibile, gli azzurri fanno il colpaccio al Dall’Ara di Bologna, nel big-match della 33esima giornata, ritrovando i tre punti che proiettano il club partenopeo nuovamente sull’eurostar in direzione serie A.Un Napoli cinico e spietato sotto porta, piega 3 a 0 il Bologna nel primo tempo;la squadra di Reya sembra avere la prerogativa del re Mida, e cioè quel re, che nell’antica mitologia greca, per concessione del Dio Dionisio tramutava in oro tutto ciò che toccava, così l’undici azzurro riesce a trasformare in oro le uniche tre palle gol del match con Domizzi, Maldonado e Calaiò che mettono inaspettatamente ko il Bologna in soli 39’. La formazione di Ulivieri, da parte sua , è troppo sprecona nel primo tempo, e la veemente riscossa della ripresa, con l’uno-due di Marazzina, non serve a nulla.
Edy Reya fa pretattica alla vigilia, tant’è che molti “sapientoni” avevano ipotizzato una rivoluzione di modulo e uomini, alla fine il c.t. friulano mantiene il suo schema tattico ma qualche novità c’è: a destra Trotta sostituisce lo squalificato Grava, in mezzo al campo ritrova Gatti, in avanti boccia il tridente e sceglie il tandem; Sosa-Calaiò.
Il Bologna, deve far fronte all’indisponibilità di Castellini in difesa, Mingazzini a centrocampo e a quella pesantissima di Bellucci in attacco e scende in campo con Antonioli in porta, Daino, Terzi(entrambi ex azzurri) Brioschi e Manfredini , sulla mediana ci sono Smit, Amoroso e Filippini, in avanti , Fantini e il gioiello Meghni, larghi sugli esterni, supportano Marazzina.
La partenza dei padroni di casa è grintosa, dopo appena 2’ Maldonado sbaglia il disimpegno e regala la prima occasione a Marazzina ma il suo sinistro incontra la grande risposta di Iezzo, passa un minuto e la stessa punta rossoblu viene imbeccata in area da Filippini, stavolta è Cannavaro in scivolata a fare scudo sul tentativo dell’ex Chievo. Il Bologna è un diesel e continua a spingere, al 7’ Fantini in area azzurra gira di sinistro ma Iezzo blocca con tranquillità. Il Napoli è in tilt, il gioco dell’undici di Reya è assai confusionario ma al 9’ sblocca il punteggio: il tutto scaturisce da una punizione di Bogliacino, che dalla trequarti emiliana crossa sul secondo palo per Sosa che spizza nel cuore dell’area dove Domizzi prova la zampata, Antonioli devia, poi sul pallone interviene Terzi che , nel tentativo di pulire l’area, con il pallone nei pressi della linea di porta, colpisce lo stesso Antonioli con la sfera che carambola in rete, a prima vista sembra un autogol del portiere ex Roma, in realtà nel replay si vede chiaramente che il pallone ha già attraversato la linea di porta prima dell’intervento di Terzi; gol quindi da assegnare a Domizzi, si tratta della prima rete del terzino azzurro in questo campionato. Il Bologna prova a rialzarsi dal duro colpo subito, ma i rossoblu non rispondono a dovere, perché la difesa partenopea si chiude bene, e così al 25’il Napoli raddoppia:è ancora micidiale la squadra ospite sui calci piazzati, stavolta è un corner, ma sempre di Bogliacino che in mezzo all’area scova la testa di Maldonado che azzecca il set dove Antonioli non può arrivare. Per il Bologna si fa tutto più difficile, anche se i padroni di casa non si danno per vinti e dopo dieci minuti confezionano un’occasione colossale; Marazzina spiana la strada a Fantini che vince il rimpallo con Iezzo, ma a porta spalancata calcia incredibilmente alto. Goal sbagliato, goal subito; è la dura legge del gol, lo cantava anche Max Pezzali con gli 883, ed è quello che succede al 38’ quando Trotta scende sulla fascia e mette al centro, Terzi è colto in controtempo, e Calaiò di testa paralizza Antonioli e fa tris. È tutta una festa biancoazzurra, anche Calaiò nell’esultanza sembra incredulo cosi come i compagni di squadra, per non parlare del frastuono nel settore del Dall’Ara riservato ai circa 2.000 tifosi partenopei completamente impazziti. Tuttavia la squadra di Ulivieri ha grinta da vendere e crea ancora ma Fantini sciupa nuovamente su invito di Meghni, il suo tiro è a “botta sicura” ma Iezzo compie un autentico miracolo.
Il Bologna nella ripresa scende agguerritissimo, la squadra di Renzo Ulivieri mostra davvero di avere un gran carattere, e supportata dal suo pubblico sfiora l’incredibile rimonta.
Al 10’Marazzina fa le prove generali per il goal ma il suo diagonale a volo per poco non finisce in fallo laterale, goal che arriva dopo due minuti quando il suo tapin su assist di Fantini trafigge Iezzo; nell’azione è da sottolineare l’ingenuità di Dalla Bona che sulla trequarti si fa rubare palla da Meghni , dando il là al goal della speranza bolognese. Gli emiliani cominciano seriamente a credere nella rimonta; e continuano un assedio che durerà per tutta la ripresa, si tratta di azioni sempre manovrate e ragionate da parte del team di Ulivieri che non butta quasi mai via palla.
Al’20’ un esausto Gatti lascia il campo ad Amodio, poi al 27’ Ulivieri toglie un difensore, Brioschi, per un attaccante, Cipriani che torna in campo dopo un anno e mezzo di inattività a causa di un brutto infortunio. Cipriani è un amuleto perché dopo nemmeno un minuto dal suo ingresso in campo Marazzina accorcia nuovamente le distanze, con una girata in area da grande attaccante.
Il Napoli è frastornato ed inizia ,ovviamente, a temere il Bologna , tuttavia i partenopei si chiudono bene in difesa non correndo seri pericoli dopo il secondo gol degli emiliani, se non al 36’ quando il solito Marazzina gira di testa e trova prima le dita di Iezzo poi il palo pieno tra lui e l’impresa.
Sul palo di Marazzina, si infrangono le speranze di rimonta del Bologna, sicuramente sfortunato.
Il Napoli, invece, con questa entusiasmante vittoria, sale a 53 punti in classifica ma soprattutto scaccia via la bufera crisi scatenata in città da “sapientini”e “sapientoni”.
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