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domenica, Maggio 5, 2024
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Discarica di Villaricca, stop tra venti giorni

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Villaricca chiude a fine mese, intanto Serre non è ancora praticabile: l’emergenza rifiuti sembra imboccare una nuova delicatissima fase, in un momento in cui la Campania non può fare a meno di una discarica regionale, mentre si avvia lentamente il sistema di ”provincializzazione” dei siti, mentre è lontana la messa a regime degli impianti di Cdr sempre più in affanno, mentre la raccolta differenziata attende un salto di qualità, mentre si compiono gli ultimi sforzi per completare i lavori del termovalorizzatore di Acerra, mentre l’inceneritore di Santa Maria La Fossa è un cantiere non ancora aperto. Alle porte il caldo della stagione nuova. Per Villaricca ormai c’è una data: il 26 maggio alla discarica di Riconti non saranno più sversati i rifiuti. La notizia è stata diffusa dopo l’incontro tra i sindaci di Villaricca, Qualiano e Giugliano, il prefetto di Napoli Alessandro Pansa e i tecnici del commissariato rifiuti guidati dal subcommissario Marta Di Gennaro. Un confronto che è servito ad aggionare altri due nodi sul tappeto. Innanzitutto, il problema percolato: dopo la richiesta di comuni e associazioni di non trasferirlo nell’Asi di Giugliano, pare che i tecnici del commissariato si siano impegnati ad avviare subito lo smaltimento, nell’Avellinese o in altri siti del Napoletano non ancora stabiliti secondo il sindaco di Giugliano Francesco Taglialatela, o fuori Regione per Legambiente. Resta spinosa la questione dell’ampliamento del deposito di ecoballe Taverna del Re, al quale i residenti sono contrari. Così come i residenti sollecitano un decreto legge del governo per impedire l’apertura di nuove discariche nei tre comuni del comprensorio. Martedì nuovo incontro. Nel frattempo, dal fronte Serre si accelera per evitare che a fine mese ci sia il collasso. I legali del commissariato hanno presentato reclamo al collegio del tribunale di Salerno contro l’accoglimento del ricorso depositato dal Comune di Serre: la contestazione riguarda la legittimità di giurisdizione da parte della giustizia ordinaria, come dire se ne occupi il Tar. Ora si attende la risposta. Intanto per martedì il subcommissario Di Gennaro ha convocato presso la sede napoletana della struttura commissariale i tecnici del comitato paritetico per valutare le schede e i risultati dei carotaggi finora eseguiti sulla cava di Valle della Masseria. Dal canto suo, il governatore Antonio Bassolino ha fatto riferimento all’audizione in commissione Ecomafie di Bertolaso e ha ribadito totale sintonia: «La verità è che noi lavoriamo in collaborazione con il commissariato. Non c’è pendenza alcuna della Regione verso il commissariato. Noi abbiamo messo a disposizione risorse rilevanti: al commissariato 120 milioni per impianti ed isole ecologiche, ai Comuni 20 milioni per la differenziata e, infine, un bando con 40 milioni per le imprese che fanno riciclaggio dei materiali. E ci apprestiamo a stanziare altri 300 milioni per differenziata, completamento impianti, riciclaggio e bonifiche». Sull’ipotesi ventilata da Bertolaso (e riferita dal vicepresidente delle Ecomafie Camillo Piazza) di commissariare i comuni che non realizzano la differenziata, Bassolino sfuma: «Abbiamo una politica di incentivi e premi per chi fa la raccolta differenziata e disincentivi per chi non la fa». Niente commissariamento, allora? «C’è da riflettere – conclude il governatore – come spingere e fare in modo che ci sia più differenziata».



CORRADO CASTIGLIONE – IL MATTINO 6 MAGGIO 2007

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