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Sant’Antimo, aggredito il capo dell’ufficio tecnico

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Selvaggia aggressione al capo dell’ufficio tecnico comunale, medicato in ospedale. L’episodio è avvenuto ieri pomeriggio poco dopo le 14. L’ingegnere Aniello Cesaro, 60 anni, dirigente dell’ufficio tecnico, zio paterno del deputato di Forza Italia, Luigi Cesaro, aveva lasciato da poco il palazzo comunale in via Roma, per far ritorno a casa. A pochi metri dalla sua abitazione, è stato avvicinato da due giovani a bordo di un motorino, mentre un’auto avrebbe fatto da copertura. I due, secondo le prime indiscrezioni trapelate, dopo aver apostrofato il tecnico con un minaccioso «vuò fa l’ommo», lo avrebbero poi pestato con violenza procurandogli ematomi e contusioni in diverse parti del corpo e la rottura di almeno due denti. Il tecnico è stato soccorso è trasportato al pronto soccorso del San Giovanni di Dio dove dopo le cure è stato dimesso. L’ingegnere Cesaro, al comune dal 1980, dirige l’ufficio tecnico che sovrintende al rilascio di concessioni edilizie e pratiche di condono. Le indagini sono condotte dai carabinieri. La notizia dell’aggressione si è diffusa rapidamente arrivando ai comitati elettorali dei tre aspiranti sindaco. Immediate le reazioni. Il rischio di strumentalizzazioni, visto l’imminenza del voto, è forte. Francesco Piemonte, candidato a sindaco della Cdl, cardiologo del San Giovanni di Dio. «Esprimo piena solidarietà all’ingegnere Cesaro per la vile aggressione subita. Mi sono personalmente preoccupato di fargli visita in ospedale per accertarmi delle sue condizioni di salute per offrire la mia disponibilità come medico e come amico. Infatti conosco l’ingegnere Cesaro e ho sempre apprezzato le sue qualità di uomo e di professionista». La solidarietà del candidato della coalizione di centrosinistra (Verdi, Margherita, Udeur e Sinistra Unita) Carlo Ceperano viene affidata a una nota stampa. «Un’aggressione che conferma il clima di degrado sociale che viviamo a Sant’Antimo e contro il quale ci vorrebbe un’azione comune di tutti. È necessario fare subito chiarezza su una vicenda oscura per capire se c’entra l’attività lavorativa del tecnico. Quello che è successo oggi deve spingere i candidati impegnati nella campagna elettorale in corso a condannare ogni tentativo di intimidazione dei cittadini per non alimentare ancor di più il clima di violenza che purtroppo si respira nel nostro comune». Per la candidata di Ds e Sdi, Imma Mariniello la reazione è ancora più forte: «Sono indignata, esterrefatta per quanto accaduto, premesso che per formazione culturale sono pregiudizialmente contro ogni forma di violenza. Tutto questo mi spaventa. Troppo spesso si registrano episodi simili nei nostri centri. Solidarietà senz’altro ma pretendiamo chiarezza». Il deputato di Forza Italia, Luigi Cesaro, nipote della vittima dell’aggressione, è a Roma per impegni parlamentari. «Ho appreso la notizia da poco – dice Cesaro – sono rimasto profondamente turbato. Al più presto farà ritorno a Sant’Antimo e andrò da mio zio. Sono convinto, visto il clima sereno, che l’episodio non ha alcun legame con la competizione elettorale».



GIUSEPPE MAIELLO – IL MATTINO 16 MAGGIO 2007

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