Una versione tutta da verificare. Una ricostruzione che lascia più di un dubbio agli investigatori. La dichiarazione al Gip di Antonio Verde, arrestato dai carabinieri insieme ad Antimo Angelino, subito dopo aver ucciso Paolo Frasca, non convincono gli inquirenti. Il nipote di Francesco Verde, detto «’o negus», capo dell’omonimo clan, ha cercato in qualche modo di alleggerire la sua già pesantissima posizione affermando di aver agito d’impeto, quando ha visto Paolo Frasca attraversargli la strada. Tra i due non correva buon sangue, perché la vittima aveva «osato» vendere la droga sotto l’abitazione dei genitori di Antonio Verde. Una versione che contrasta con quanto accertato dagli inquirenti. Da giorni, nel quartiere delle case popolari di Sant’Antimo, girava la voce che Paolo Frasca era già un «morto che cammina», perché non aveva obbedito al divieto di attivare la piazza di spaccio e anche perché aveva scelto di affiliarsi al clan Petito, che ha molti conti da regolare e molti morti da vendicare. E anche le modalità dell’uccisione non lasciano dubbi sulla volontà premeditata di Antonio Verde di uccidere Paolo Frasca.
m.d.c. il mattino 4 settembre 2007
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