I cugini omonimi Antonio Nobile avrebbero ereditato la reggenza del gruppo criminale di Afragola in seguito agli arresti dei loro parenti. Il 21enne Topolone e il 25enne Spiedino sono sospettati di aver stretto alleanze con altri clan di Napoli nord. Alcune intercettazioni telefoniche hanno portato la Procura di Napoli, retta da Nicola Gratteri, a investigare sulla diplomazia dei panzarottari grazie anche a una videochiamata tra Spiedino e un importante ras del clan Moccia, detenuto in Piemonte.
Gli inquirenti della DDA partenopea hanno registrato le tensioni tra i Nobile e alcuni criminali di Caivano alla luce del vuoto di potere in seguito agli arresti contro gli Orefice del clan Pezzella. Così lo scorso giugno il 25enne avrebbe svelato l’esistenza del patto: “Ho avuto una chiamata che stamattina …è andato sopra a una…a Crispano dai, io non mi sento con questo diciamo, perché non mi sento con questi qua, però se tu lo senti gli devi dire, se gli vuoi fate l’imbasciata che il pensiero nostro è sempre lo stesso, diciamo se iss volesse ‘appiccica’ con Fratta, con Cardito, con Afragola, non stiamo sempre…hai capito come è? Si deve ‘appiccicare’ sempre prima con noi, perché noi per esempio…già te l’ho detto io come la penso, ora mi hanno chiamato e mi hanno detto questo fatto, è andato sulla piazza la …diciamo si voleva ‘impostare’ voleva fare…gli voglio solo far sapere che il pensiero nostro, degli Afragolesi è sempre lo stesso, diciamo Afragola, Cardito e Fratta siamo una cosa!”
Il blitz contro la mala di Afragola
Sabato la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta di un decreto di fermo della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 11 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso.
Sono accusate anche di detenzione a fine di spaccio di droga, detenzione e porto illegali di arma comune da sparo e di arma da guerra, pubblica intimidazione con uso di armi, ricettazione, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare un’associazione di stampo camorristico costituente un articolazione del clan Moccia.
Le indagini sono state svolte dalla Squadra Mobile della Questura di Napoli e dai Carabinieri di Casoria, in sinergia con il Commissariato di polizia Afragola e la Stazione Carabinieri di Afragola.
In particolare, dall’attività investigativa sarebbe emersa l’operatività del gruppo Nobile, impegnato nel controllo della vendita di droga e nelle attività intimidatorie, realizzate con l’uso di armi e pericolose azioni di fuoco, anche nel pieno centro di Afragola.


