“L’amore finito non può spingere un grande uomo a compiere gesti così estremi. Mi dispiace tantissimo. Riposa in pace”, sono decine i post di sconforto e dolore lasciati sui social da chi Vincenzo lo conosceva. Una notizia che ha gettato nello sconforto l’intera comunità di Soccavo, Napoli, quartiere dove l’uomo viveva.
Il poliziotto, in servizio alla Questura di Napoli, si è tolto la vita nella mattinata di ieri nella sua abitazione in via Epomeo. Non è chiaro cosa abbia spinto l’uomo al folle gesto, forse una delusione d’amore o forse un periodo suo di depressione fatto sta che, all’indomani della notizia, amici e parenti non si danno pace. “Perchè l’hai fatto?” scrive un’amica. Vincenzo lascia due figli piccoli.
“Conoscevo Enzo da oltre 20 anni. Certo, ci vedevamo solo in occasioni “familiari”. Compleanni, Natali, battesimi, etc. Ma mi divertiva, e parlarci era sempre piacevole. Si rideva tanto. Davvero. Cosa provasse, cosa gli sia passato per la testa prima di quel maledetto proiettile, nessuno può saperlo. E nessuno è responsabile di un tale gesto. Nessuno…” inizia la dolorosa lettera di un amico.