Si chiamava Antimo Iannotta, l’uomo trovato morto nel tardo pomeriggio di ieri sul monte Tifata. Il corpo dell’anziano, 76enne residente a Sant’Angelo in Formis (frazione di Capua in provincia di Caserta), era finito in un burrone: probabilmente aveva perso l’equilibrio mentre percorreva uno dei sentieri in cerca di asparagi.
I familiari di Antimo ne avevano denunciato la scomparsa qualche ora prima. Il 76enne – originario di Santa Maria Capua Vetere – si sarebbe recato da solo verso i boschi del monte Tifata. La comunità casertana, però, è rimasta col fiato sospeso fino al tardo pomeriggio. Poi la drammatica scoperta del corpo ormai senza vita.
Le ricerche, poi la tragica scoperta
Le forze dell’ordine hanno trovato l’auto di Iannotta nei pressi della montagna, regolarmente parcheggiata e chiusa. Dell’uomo, però, non c’erano tracce. Dopo quattro ore di ricerca da parte di vigili del fuoco ed esperti in tipografia (il personale Tas, per la gestione delle ricerche a terra) e con un elicottero del Nucleo Elicotteristi di Pontecagnano per il pattugliamento dall’alto), il corpo di Antimo è stato individuato in un burrone. La zona era impervia e, soprattutto, non raggiungibile così facilmente. All’arrivo dei soccorsi, purtroppo, l’uomo era già senza vita. Probabilmente la caduta è stata fatale.