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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Appalti e rifiuti, nuova indagine per l’ex consigliere della Campania

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Il settore degli appalti pubblici nel comparto ambientale è al centro di un’indagine della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che ha messo sotto inchiesta per concorso esterno in associazione camorristica due imprenditori attivi nel settore ambientale e della raccolta rifiuti. Si tratta dell’ex consigliere regionale dell’Udeur Nicola Ferraro e il fratello Luigi, già condannati con sentenza definitiva per concorso esterno in camorra in quanto ritenuti collusi con il clan dei Casalesi.

I carabinieri di Caserta, su delega della Dda, hanno effettuato perquisizioni negli uffici pubblici e nelle abitazioni private di persone che hanno avuto contatti negli ultimi mesi con Nicola Ferraro. Per la Dda, l’ex politico sarebbe al centro “di un gruppo di imprenditori che ha fatto cartello, ossia ha monopolizzato il settore della sanificazione di strutture della sanità pubblica campana”. Con Ferraro figurano coinvolti nell’indagine Domenico Romano e Vincenzo Agizza.

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LE DICHIARAZIONI DEI COLLABORATORI DI GIUSTIZIA

Ferraro avrebbe ricevuto somme di danaro da imprenditori con i quali, insieme al fratello Luigi, “è in costante contatto e li introduce nel settore dei pubblici appalti”. A indicare Ferraro come “figura camorristica centrale e attuale del clan dei Casalesi nel settore dell’imprenditoria” sono anche le dichiarazioni di due recenti collaboratori di giustizia.

La Dda dà conto di diversi incontri avuti da Ferraro, come quello con Giuseppe Guida, non indagato, sindaco di Arienzo. I due si sarebbero incontrati a marzo scorso, anche se l’appalto nel Comune di Arienzo è datato 2021 ed è gestito dall’azienda di un imprenditore, la Czeta spa che per la Dda sarebbe vicino a Ferraro. Altro incontro monitorato è quello avvenuto il 13 gennaio scorso quando Ferraro ha incontrato l’ex direttore generale dell’Asl Napoli Uno Angelo Montemarano, non indagato.

Viene poi in rilievo la figura del sindaco di San Giorgio del Sannio, Angelo Ciampi, non indagato, nel comune lavora la Czeta spa e la Dda dà conto di un incontro avuto dal sindaco il 12 novembre 2022 in un bar di Napoli con il titolare dell’azienda dei rifiuti che gli avrebbe passato “un involucro di colore bianco contenente verosimilmente danaro”.

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