Gli Stati Uniti sembrano sempre più vicini a un intervento militare diretto nel conflitto tra Israele e Iran. Una scelta che rappresenterebbe un punto di svolta per la politica estera di Donald Trump e che rischia di innescare una crisi internazionale dagli esiti imprevedibili.
Secondo quanto riportato dalla CNN, una decisione formale da parte della Casa Bianca potrebbe arrivare a breve. Un passo che segnerebbe l’abbandono della tradizionale linea isolazionista promossa dallo stesso presidente, e che lo esporrebbe a critiche anche all’interno del suo stesso fronte politico.
La bomba che può cambiare tutto
In queste ore Trump sta valutando l’uso della bomba a penetrazione profonda Massive Ordnance Penetrator, progettata per distruggere infrastrutture sotterranee come il sito nucleare iraniano di Fordow.
“Colpire l’Iran non è come colpire la Libia o l’Iraq“, ha avvertito la CNN. Un attacco chirurgico potrebbe effettivamente danneggiare gravemente il programma atomico iraniano, ma la reazione del regime sarebbe pressoché certa: colpire basi e personale americano nella regione, aprendo un fronte di guerra a scala regionale.
In uno scenario del genere, il rischio di una rapida escalation – con conseguenze anche per l’Europa – è concreto. Il timore più grande: un’ondata di instabilità e migrazioni senza precedenti.
Un messaggio che cambia tono
Il tono di Trump, negli ultimi giorni, si è fatto più aggressivo. In un post pubblicato su Truth Social, ha dichiarato:
“Abbiamo il controllo completo dei cieli sopra l’Iran“. Non è solo un’affermazione militare: l’uso del “noi” – come fanno notare diversi osservatori – segnala un coinvolgimento diretto e crescente degli Stati Uniti. Lo stesso Trump ha poi aggiunto di conoscere la posizione del leader supremo iraniano Ali Khamenei e di considerarlo un bersaglio facilmente individuabile, anche se attualmente protetto.
Preparativi in corso
Sul fronte operativo, il Pentagono si muove in silenzio ma con decisione. Quattro bombardieri B-52H Stratofortresssono già operativi nella base di Diego Garcia, nell’Oceano Indiano, pronti per eventuali raid a lungo raggio.
Secondo Fox News, nuovi caccia sono in arrivo nell’area, mentre NBC News riferisce che, al momento, non ci sono segnali concreti di attacchi iraniani imminenti. Tuttavia, fonti del Dipartimento della Difesa confermano che l’ordine per una risposta armata è già stato predisposto, in caso di supporto militare a Israele.
Malumori tra i conservatori
Ma la mossa di Trump sta già provocando crepe interne. A guidare la critica è Tucker Carlson, ex conduttore di punta di Fox News, che accusa l’amministrazione e i media conservatori di spingere verso un conflitto inutile. “Fox è ormai specializzata nel promuovere guerre che non giovano agli Stati Uniti“, ha dichiarato.
Preoccupato per il rischio di un indebolimento strategico dell’America, Carlson invita alla prudenza. Ma Trump, fedele al suo stile diretto, ha minimizzato le parole del suo ex alleato, lanciando una frecciatina: “Non so cosa stia dicendo. Se ha qualcosa da dire davvero, si prenda un canale televisivo e lo faccia sapere a tutti”.