Era il 24 novembre del 2022 quando sette pattuglie dei carabinieri effettuarono un blitz nel bar caffetteria Giansante, di proprietà di Pasquale e Luigi Giansante a Casavatore, padre e figlio. Al momento della perquisizione il figlio Pasquale Giansante non era in loco, ed all’interno del bar vi era solo il padre Luigi. Nell’occasione i militari rinvennero circa due chili di hashish nel bagno pubblico del bar. Sia il padre che il figlio furono tratti in arresto e tradotti il giorno successivo (25 novembre) innanzi al Gip di Napoli Nord, che convalidò l’arresto applicando gli arresti domiciliari a Pasquale e l’obbligo di presentazione quotidiana alla P. G. competente. I due imputati si sono sempre dichiarati innocenti, fornendo e provando, attraverso i mezzi di prova e ricerca della stessa, l’assoluta estraneità ai fatti contestati.
Il PM aveva richiesto una condanna per entrambi ad anni 2 e mesi sei di reclusione. Dopo una lunga arringa difensiva, il GM di Napoli Nord dott.ssa Paolino, ha assolto entrambi (entrambi difesi dall’avv. Antimo Castiello e con la collaborazione dell’avv. Gravina Maria Rosaria e del dott. Antonio Boccone, dello studio Castiello) per non aver commesso il fatto. Tra 90 giorni saranno depositate le motivazioni, necessarie a richiedere la riparazione per l’ingiusta detenzione patita.