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sabato, Aprile 20, 2024
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Allarme sull’Asse Mediano, rapinatori travestiti da poliziotti in azione tra Giugliano e Aversa

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È stata una notte da incubo quella vissuti dagli automobilisti che si trovavano sull’Asse Mediano, nel tratto compreso tra l’Agro Aversano ed il territorio di Giugliano. Nell’arco di pochi chilometri, infatti, tre persone sono state aggredite e rapinate da falsi agenti di polizia. Mentre al commissariato di Giugliano si segnalavano questi atti criminali, a Trentola Ducenta altre 2 persone hanno denunciato i carabinieri una rapina sfociata in aggressione e terminata con il ferimento di questi ultimi.

La dinamica delle rapine sull’Asse Mediano

La dinamica dei fatti è ancora in fase di accertamenti, ma sembra ormai acclarata l’esistenza di una banda di finti poliziotti. Le rapine effettuate questa notte, infatti, avevano tutte lo stesso modus operandi. Prima i malviventi piazzavano il lampeggiante su una vettura, una Fiat Bravo priva di colori di istituto, poi posizionano un posto di blocco. Quando gli automobilisti credono di andare incontro ad un controllo si fermano, ma a quel punto avviene l’imprevedibile. I finti agenti mostrano dei tesserini fasulli, poi fanno scendere gli automobilisti. In quel momento parta l’aggressione e la rapina.

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Le indagini sono in corso. Ognuna delle vittime, inoltre, fa riferimento ad una banda formata da rom ed alla Fiat Bravo grigia con il lampeggiante.

Le altre notizie | Benzinai denunciano rapina in provincia di Napoli, ma è tutto falso: scoperti dal gps dell’auto (Articolo del 12 giugno 2020)

Hanno denunciato una rapina dell’incasso settimanale  sotto la minaccia di una pistola. Sono finiti nei guai titolare e gestore di una pompa di benzina di Pollena Trocchia, denunciati dai Carabinieri della locale stazione per simulazione di reato.

I due imprenditori – un 35enne di Sant’Anastasia e una 27enne di Afragola, entrambi incensurati – hanno raccontato ai militari di essere stati avvicinati  in Via Verdi  a Sant’Anastasia da un uomo travisato che, a bordo del suo scooter, avrebbe puntato loro una pistola. Voleva l’incasso, diverse migliaia di euro raccolti nell’ultima settimana di lavoro. L’arma non gli ha lasciato scelta e la somma consegnata a malincuore.

Peccato che il Gps montato sull’auto dei due, quello della scatola nera installata dalla società assicurativa, dicesse il contrario smascherando la finta rapina: l’auto non si era mai mossa da Pollena Trocchia, dove era parcheggiata da tempo. I carabinieri hanno così messo alle strette entrambi e scoperto che il contenuto della denuncia fosse inventato di sana pianta per intascare la somma. Dovranno rispondere di simulazione di reato.

 

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