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Autismo in Italia e in Campania: un fenomeno in crescita tra sfide e speranze

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Oggi cominciamo il nostro viaggio nel mondo dell’autismo, fenomeno sempre più diffuso e riconosciuto in Italia, dove si stima che circa 1 bambino su 77 presenti un disturbo dello spettro autistico, con oltre 548.000 giovani sotto i 20 anni coinvolti.

Ogni anno vengono registrate circa 4.300 nuove diagnosi tra bambini e ragazzi, un dato in crescita dovuto a una maggiore consapevolezza delle famiglie, a criteri diagnostici più precisi e a una formazione medica più accurata. Tuttavia, nonostante i progressi nella diagnosi, la rete di supporto e assistenza spesso non riesce a stare al passo con le necessità.

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La situazione nazionale: numeri e criticità

In tutto il paese sono presenti circa 1.214 centri dedicati alla diagnosi e alla gestione dei disturbi dello spettro autistico. Tuttavia, la distribuzione di questi centri è molto disomogenea, con carenze soprattutto nelle regioni del Sud e nelle aree interne. La diagnosi precoce, fondamentale per intervenire efficacemente, arriva spesso troppo tardi, e i percorsi assistenziali non sono sempre uniformi o facilmente accessibili.

Anche il mondo della scuola fatica ad accogliere pienamente i bambini nello spettro autistico: mancano insegnanti di sostegno formati e continui, la continuità didattica è spesso compromessa da turnover elevati, e molte famiglie lamentano difficoltà nel garantire un supporto stabile ai propri figli.

Il carico emotivo e finanziario grava pesantemente sulle famiglie italiane, circa 500.000 nuclei, che spesso devono farsi carico di cure specialistiche e terapie comportamentali a costi elevati.

Focus sulla Campania: dati, servizi e nuove politiche

La situazione è particolarmente complessa in alcune aree d’Italia, tra cui la Campania, dove l’aumento dei casi è accompagnato da forti disparità nell’offerta dei servizi e criticità nella presa in carico.

In Campania, l’autismo è un tema di grande attualità. Si stimano circa 782 nuovi casi all’anno tra bambini e ragazzi, con le sole ASL Napoli 1 Centro e Napoli 2 Nord che registrano insieme oltre 400 nuove diagnosi ogni anno e oltre 2.000 casi attivi.

Le liste d’attesa per una diagnosi sono lunghe, specialmente fuori dalle grandi città, rallentando l’inizio tempestivo di terapie fondamentali.

La Regione Campania ha approvato un Testo Unificato per riorganizzare i servizi destinati alle persone con disturbi del neurosviluppo, tra cui l’autismo. La normativa prevede la creazione di organismi dedicati (Consulta regionale, Commissione tecnico-scientifica) e l’adozione di Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) uniformi. L’obiettivo è garantire un’assistenza più equa e integrata, ma l’attuazione pratica risulta ancora disomogenea tra le diverse province.

Per sostenere le famiglie e i pazienti, la Regione ha finanziato 79 progetti promossi da enti del terzo settore, che riguardano attività di inclusione scolastica, centri diurni, supporto psicologico e laboratori di socializzazione.

Una sfida per il presente e il futuro

L’aumento dei casi di autismo in Campania rappresenta una sfida che chiama in causa la sanità, la scuola e la società nel suo complesso. La diagnosi precoce e un’assistenza strutturata sono condizioni indispensabili per garantire qualità della vita alle persone nello spettro e alle loro famiglie.

La Campania ha oggettivamente compiuto passi importanti, ma è necessario un impegno costante per rendere effettivi i diritti delle persone con autismo, attraverso servizi più accessibili, continui e di qualità.

Solo così si potrà trasformare un fenomeno in crescita in un’occasione di inclusione reale, dignità e speranza per migliaia di famiglie.

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