«Non è mai un caso se pareggi partite che meritavi di vincere. Abbiamo pareggiato e non è un caso, anzi è sintomatico di una mancanza. Ci sono momenti di partite in cui serviva più attenzione, abbiamo analizzato con calma certe situazioni. Giocare bene è una cosa difficile, quando ci riesci devi portare a casa». Nell’immediato dopo partita contro la Roma, in radio e alla tv Carlo Ancelotti si era mostrato particolarmente felice per la prestazione. Più del dovuto, dato che il campo aveva detto “pareggio”. Il suo, ora è chiaro, era un tentativo di tenere alto il morale della squadra, bloccata – di fatto – dal muro giallorosso alzato da Di Francesco per lunghi tratti della contesa. Il Mister stellato, Carlo Ancelotti, aveva ripercorso le stats della partita per evidenziare che il risultato, sotto sotto, era decisamente bugiardo. Eppure, qualcuno aveva storto il naso ascoltandolo. Giustamente, diremmo noi. Carletto ci ha (già?) abituati ad un altro tipo di retorica calcistica, basata sui risultati ottenuti sul campo. Con l’intervista di oggi, manco a dirlo, Ancelotti riporta la narrazione della stagione partenopea sui suoi binari preferiti.
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