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giovedì, Marzo 28, 2024
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Bambino morto a Napoli, la verità nelle chat della Playstation: l’ipotesi è istigazione al suicidio

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Si continua a scandagliare la vita “online” del piccolo Giovanni, bambino morto suicida a Napoli in circostanze ancora da chiarire. Fin dalle prime ore successive alla morte dell’11enne gli investigatori si sono concentrati sui dispositivi informatici in possesso del giovane per trovare le ragioni del folle gesto. Oltre a tablet e cellulare – si apprende da IlMattino – gli inquirenti stanno cercando nelle chat della Playstation indizi della tragica morte.

Secondo quanto emerso dalle testimonianze degli amici coetanei del giovane, l’11enne era appassionato di videogiochi. Oltre a condurre una vita normale, fatta di amicizie, attività e famiglia, il bambino abitualmente utilizzava la consolle di giochi interattivi sfidando persone in rete. Ed è proprio questo canale che gli investigatori starebbero prendendo in considerazione. Tra le migliaia di “giocatori” sconosciuti potrebbe esserci la risposta agli interrogativi sulla tragica morte.

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La pista maggiormente battuta resta quella dell’induzione al suicidio da parte di qualcuno, probabilmente attraverso suggestioni psicologiche. Una pratica che negli scorsi anni aveva attirato l’attenzione dei media, in special modo in Russia. Il fenomeno della Blue Whale potrebbe essere stato replicato – e sostituito – da quello del Jonathan Galindo, un gioco psicologico che istigherebbe al suicidio. Ed è questa una traccia che gli inquirenti non intendono sottovalutare per ricostruire la morte del bambino.

Vi amo, ho un uomo incappucciato davanti non ho più tempo». Questo l’ultimo messaggio lasciato ai genitori prima del salto nel vuoto. Un messaggio inquietante che racchiude la forte agitazione del bambino. Cosa ha mai potuto suscitare tutto ciò? E ciò che gli investigatori vogliono chiarire.

Bambino morto a Napoli: il messaggio di Insigne

Anche Lorenzo Insigne, capitano del Napoli, ha espresso il suo dolore e la sua vicinanza alla famiglia del piccolo bambino napoletano che si è lanciato dall’undicesimo piano di un palazzo nel quartiere Posillipo. “Esprimo il mio più sentito cordoglio alla famiglia napoletana per la perdita del loro amato figlio. Vi abbraccio e vi sono vicino. RIP piccolo“. Così su Twitter il numero 24 dei partenopei ha voluto esprimere il suo cordoglio alla famiglia. Una tragedia che ha colpito profondamente i napoletani e che ha lasciato il suo segno anche nel capitano del Napoli che ha voluto far sentire il suo dolore e la vicinanza ai genitori.

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