La Sime Costruzioni diventa un simbolo di riscatto. Venerdì, infatti, gli uffici dell’azienda considerata collegata al clan Polverino sono stati assegnati dall’Amministrazione Comunale di Marano di Napoli all’Ente Idrico Campano. Un esempio virtuoso di riutilizzo di un bene confiscato, che si è concretizzato con il passaggio delle chiavi dell’Amministrazione Morra al coordinatore del Distretto Napoli Nord, Luigi Sarnataro.
Marano, beni confiscati alla camorra: la soddisfazione dell’Amministrazione
C’è voglia di riscatto nella parole del sindaco Morra: “C’è grande soddisfazione. Vogliamo che Marano passi agli onori della cronaca per fatti positivi – ha dichiarato il primo cittadino –. È la parte conclusiva di un lavoro che dura da un anno e che viene da un lungo lavoro burocratico”.
Si allunga l’elenco dei beni confiscati alla camorra riassegnati. “Nell’arco di questa consigliatura abbiamo fatto l’affidamento di una villa in via Marano-Quarto a una società cooperativa che dovrà avviare un centro polifunzionale; poi abbiamo affidato all’Asl una serie di locali, nel dettaglio: una villa sempre sita in via Marano-Quarto per ospitare dei servizi per le persone affette da autismo e dei locali che saranno destinati alla prevenzione e cura dei disturbi alimentari”.
“La cosa significativa – continua il sindaco Matteo Morra – è che oggi facciamo le manifestazioni di interesse e la Città risponde alle manifestazioni di interesse. Significa che certe remore sono finalmente cadute”.
Marano come modello da seguire per la legalità. “Stiamo cercando di impiantare un modello in città sui Beni Confiscati. La soddisfazione è sicuramente quello di restituirlo alla collettività nella sua più alta forma – spiega il consigliere con Delega ai Beni Confiscati Davide Di Luccio –, cioè quella di impiantare dei servizi pubblici dove ogni cittadino può usufruire di servizi a proprio vantaggio”.
“È questo il modo giusto di fare uso di questi beni confiscati – afferma Luigi Sarnataro, sindaco di Mugnano intervenuto in qualità di coordinatore del Distretto Napoli Nord –. Su mia proposta, e con il pieno sostegno del Consiglio di Distretto, abbiamo scelto un bene sottratto alla criminalità a Marano di Napoli.
Grazie all’Ente Idrico Campano, con il presidente Luca Mascolo e il direttore generale Giovanni Marcello, e all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Matteo Morra, per aver creduto insieme a noi in questo progetto. Un luogo che torna alla collettività e accoglierà un presidio istituzionale dedicato alla gestione di un bene essenziale come l’acqua. La legalità si costruisce anche così: con gesti simbolici ma profondamente concreti”.