È un vero e proprio fantasma Oscar Pecorelli ‘o pastor sfuggito al maxi blitz che qualche giorno fa ha decapitato il gruppo Catone e quello degli Scognamiglio. Pecorelli, omonimo del cugino soprannominato ‘o malomm (ras ergastolano un tempo killer dei Lo Russo) secondo la Procura sarebbe uno dei reggenti (insieme a Gennaro Catone) del gruppo che voleva essere l’erede dei Cifrone e che, negli ultimi tempi, si era contrapposto agli Scognamiglio. Proprio Pecorelli, secondo il collaboratore di giustizia Emanuele Palmieri, era la vittima designata dell’agguato in cui invece a morire sotto i colpi dei killer fu Antonio Avolio.
Secondo Palmieri:”Dopo aver saputo della “stesa”, cui Isaia riferì a me, Pecoraro Fabio, Scognamiglio Giovanni, Salvatore Ronga, Antonio Scognamiglio, Pasquale Scognamiglio e Pasquale Romano decidemmo che bisognava fare qualcosa, dare un segnale della nostra presenza su Chiaiano anche per gli spacciatori che di fatto erano confusi. Si decise che bisognava uccidere qualcuno, ed in particolare per dare un segno forte della nostra presenza su Chiaiano il nostro obiettivo era Oscar Pecoreli “o’ pastore”, chiaramente non potevamo fallire altrimenti Oscar Pecorelli ci sarebbe sfuggito per sempre.
Pertanto, al fine di localizzarlo con precisione cominciammo a fare dei sopralluoghi sul Rione San Geatano, si stabilì che l’omicidio lo avremmo dovuto commettere io ed Isaia Luca, quest’ultimo avrebbe dovuto sparare, aggiungo che non era la prima volta che a me e a Luca Isaia era stato dato il compito di prendere Oscar Pecorelli “o pastore” per ammazzarlo”. Secondo il collaboratore di giustizia non trovando Pecorelli il commando scelse di cambiare ‘obiettivo’ e in strada fu trovato e poi ucciso proprio Avolio
