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sabato, Aprile 27, 2024
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Bonus matrimonio religioso, cosa prevede e chi può richiederlo: i dettagli

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Si discute nuovamente in Camera dei Deputati una proposta di legge già presentata il 13 ottobre 2022. Il nuovo emendamento in arrivo riguarda il Bonus per i matrimoni religiosi.

Il bonus matrimonio religioso è una detrazione sull’imposta lorda IRPEF del 20% che potrebbe essere riconosciuta in dichiarazione dei redditi per le spese documentate legate alla celebrazione del matrimonio religioso. Il bonus è dedicato alle coppie under 35 e permetterebbe loro di detrarre spese come l’addobbo floreale, gli abiti per gli sposi, il servizio di ristorazione, il servizio di acconciatura e il servizio fotografico.

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Per usufruire del bonus, la coppia, di età inferiore di 35 anni, debbono avere: cittadinanza italiana da almeno 10 anni; un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), riferito al reddito dichiarato all’anno precedente, non superiore a 23.000 euro a coppia, ovvero non superiore a 11.500 euro a persona. Inoltre, l’aiuto spetta solo in caso di “matrimonio religioso”, ossia quello celebrato in chiesa o presso uno specifico luogo di culto.

Ma come funziona il bonus matrimonio? L’agevolazione avviene tramite uno “sconto” sull’IRPEF dovuta, che viene riconosciuto in fase di dichiarazione dei redditi. La detrazione proposta del 20% viene calcolata sull’importo massimo di 20.000 euro da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo. A livello normativo, insomma, la detrazione funzionerebbe secondo quanto disciplinato dal Testo Unico sulle Imposte sui Redditi, come integrato dalla riforma fiscale 2024. Queste spese potrebbero poi essere “scaricate” nella dichiarazione dei redditi (come già avviene per le spese detraibili nel modello 730 2024). Ai fini del riconoscimento del bonus è necessario, in seguito, effettuare i pagamenti delle spese con bonifico oppure con carta di debito o di credito. Non è consentito pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Le spese che possono essere detratte, secondo il bonus nozze proposto, sono quelle documentate e connesse alla celebrazione del matrimonio religioso nel territorio dello Stato italiano, quali: la passatoia e i libretti; l’addobbo floreale; gli abiti per gli sposi; il servizio di ristorazione; il servizio di acconciatura; il servizio fotografico. Il bonus matrimonio religioso entrerà in vigore in maniera strutturale non appena la proposta di legge AC n. 97 sarà approvata dai due rami del Parlamento e pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

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