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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Brutte notizie dal Santobono, disperate le condizioni della bimba investita: «Non possiamo operarla»

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È in condizioni disperate la bambina di otto anni investita da un’auto a Mondragone (Caserta). Lo si apprende da fonti dell’ospedale Santobono di Napoli dove la bimba è ricoverata in rianimazione. Secondo i medici la bambina ha un forte trauma cranico e gravi lesioni al bacino e in questo momento non è in condizioni di essere operata. I medici puntano ora a stabilizzare la situazione clinica della piccola prima di operarla. L’investitore, braccato dai carabinieri che hanno ritrovato la vettura, si è poi costituito alla Stazione dei militari di Casavatore (Napoli); si tratta di un 47enne residente nel quartiere napoletano di Secondigliano, risultato positivo alla cocaina.

L’uomo è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione della Procura di Napoli Nord. Il fatto è accaduto nel pomeriggio di ieri nella località di Pescopagano, dove la piccola era venuta in vacanza per una giornata con i genitori; secondo quanto accertato dai carabinieri della Compagnia di Mondragone, la bimba era forse sul ciglio della strada quando è giunta a forte velocità l’autovettura del 47enne; il mezzo ha preso in pieno la piccola sbalzata sull’asfalto.

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L’investitore non si è fermato ma ha proseguito la propria corsa. Poco dopo, però, sono giunti sul posto parenti dell’uomo che hanno soccorso la bimba portandola nella clinica Pineta Grande di Castel Volturno. Le condizioni della piccola sono apparse subito molto gravi, tanto che ne è stato disposto l’immediato trasferimento nell’ospedale pediatrico napoletano Santobono; i medici hanno operato d’urgenza la bimba che resta però in pericolo di vita

L’investitore si è subito disfatto dell’auto, risultata priva di assicurazione e revisione, lasciandola in una strada poco frequentata di Pescopagano, nascosta tra la vegetazione. Ben presto i carabinieri hanno trovata il mezzo; i parenti dell’uomo non hanno poi fornito indicazioni sull’incidente, riferendo di essere passati sul luogo del sinistro per caso e di non sapere che la piccola era stata investita proprio dal congiunto. Sul posto non ci sono telecamere.

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