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sabato, Aprile 20, 2024
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Camorra e yacht di lusso, arrestato imprenditore di Giugliano

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Camorra e yacht di lusso, arrestato imprenditore di Giugliano. Stamattina i carabinieri hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal GIP di Genova su richiesta della locale Direzione distrettuale Antimafia. L’operazione ha coinvolto nove indagati, rintracciati dai militari della Compagnia di Santa Margherita Ligure in collaborazione con i Comandi di Genova, Napoli, Caserta, Avellino e Massa Carrara.

I reati contestati riguardano attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti aggravato in concorso, violenza privata aggravata dal metodo mafioso, omicidio colposo, calunnia. Inoltre accusati di illecita concorrenza con violenza e minaccia e intermediazione illecita di manodopera.

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LE ACCUSE AGLI ARRESTATI

Arrestato uno degli indagati mentre gli altri sette sono posti gli arresti domiciliari. All’ultimo è stato applicato il divieto di dimora nel comune di Rapallo. Notificati anche 7 avvisi di garanzia a persone ritenute, a vario titolo, concorrenti nei reati contestati tra cui anche tentato omicidio e detenzione illegale di armi da fuoco. L’Autorità Giudiziaria ha emesso anche un decreto di sequestro preventivo ai fini della confisca per un totale di oltre 3,6 milioni di euro a carico dei soggetti e delle società coinvolte nell’inchiesta.

La misura cautelare emessa a carico di sette uomini e due donne. Alcuni gravati da precedenti di polizia, tra cui imprenditori, avvocati e professionisti nel settore della nautica ritenuti a vario titolo coinvolti nel trasporto, stoccaggio, gestione. Infatti c’è anche il caso dello smaltimento illecito di rifiuti relativi alle imbarcazioni distrutte dalla mareggiata che ha colpito la città di Rapallo nell’ottobre del 2018, 435 imbarcazioni distrutte o affondate.

LA MAREGGIATA DI RAPALLO

Gli stessi avevano posto in essere un elaborato sistema di gestione illecita di rifiuti non curante del pericolo ambientale connesso all’inquinamento dello specchio acqueo di Rapallo e di due Siti di Interesse Regionale nella Provincia di Massa Carrara. Dunque il ricavato è stato di oltre 3 milioni di euro, movimentando e gestendo circa 670 tonnellate di rifiuti non tracciati.

LO SMALTIMENTO DEGLI YACHT, GESTITO DAL GIUGLIANESE VICINO ALLA CAMORRA

Ruolo determinante nell’attività illecita era rivestito dall’imprenditore Pasquale Capuano, già arrestato. L’uomo si è avvalso del metodo mafioso, millantando contatti con soggetti appartenenti alla camorra e alla ndrangheta. L’uomo aveva promosso e gestito l’intera filiera illecita con l’intento di penetrare il tessuto imprenditoriale ligure nel settore della nautica. Quindi sarebbe stato il passato di Capuano a fare scattare le indagini dell’antimafia. Il 61enne originario di Giugliano, era stato fermato ad aprile del 2019 per il tentato omicidio dell’ex gestore dei Cantieri di Baia a Bacoli. 

L’attività dei Carabinieri con il contributo nelle fasi iniziali della Capitaneria di Porto di Genova, supportata da attività tecniche di investigazione. Coordinata dalla DDA presso la Procura della Repubblica di Genova e l’ordinanza emessa dal GIP Claudio Siclari del locale Tribunale.​

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