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Campania al voto: Fico chiude con i big, Cirielli rilancia il condono. Gli underdog attaccano

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A poche ore dal voto del 23 e 24 novembre, la Campania vive l’ultima, intensa fase della campagna elettorale per la scelta del nuovo presidente di Regione: iniziative più o meno affollate, appelli finali, attacchi incrociati e programmi rilanciati dai principali candidati in corsa.

Il campo largo compatto a Napoli per Fico

Il fronte progressista si è ritrovato al Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare per sostenere Roberto Fico. Una manifestazione che ha mostrato l’intero schieramento presente e compatto. In platea anche il presidente uscente Vincenzo De Luca con tanto di frase da passaggio di consegne nei confronti di Fico (In bocca al lupo guagliò), oltre al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi.

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«Questa è una grande sfida da vincere», ha dichiarato Fico, rilanciando i temi centrali della coalizione: sanità territoriale, cultura, lavoro e trasporti. E non sono mancati affondi al centrodestra: «Lunedì vinceremo e non batteremo solo Cirielli: batteremo direttamente la Meloni. Qui c’è chi non ha mai tradito il Sud».

Cirielli e il nodo del condono edilizio del 2003

Nel centrodestra, Edmondo Cirielli – candidato di Fratelli d’Italia – chiude la campagna riportando al centro uno dei temi a lui più cari: il condono edilizio del 2003.

«È un’ingiustizia che dura da oltre vent’anni», ha ricordato. «Il Governo Berlusconi approvò un condono nazionale. Tutte le regioni italiane lo applicarono, tranne la Campania». Cirielli sottolinea che si tratta spesso di famiglie che costruirono “per necessità, non per speculazione”, e che da vent’anni vivono con il timore di una demolizione. «È un’ingiustizia intollerabile. Ho presentato più volte proposte di legge per rimediare e, se sarò presidente, farò ciò che la sinistra non ha mai voluto fare: restituire ai campani ciò che è stato negato loro».

Granato all’attacco: “Fico fugge dal confronto”

Nelle ultime ore Giuliano Granato, candidato governatore di Campania Popolare, ha scelto una chiusura polemica, accusando Fico di evitare il confronto pubblico.

«Il Movimento Cinque Stelle diceva di voler riportare la democrazia nelle istituzioni, ma di quei propositi è rimasto poco», ha dichiarato Granato, criticando l’assenza del candidato del campo largo al dibattito Rai. «Ieri non è venuto lui solo al confronto con gli altri candidati. È così che intende governare la Regione?». Granato si propone come alternativa radicale a quella che definisce una continuità del “deluchismo”.

Campanile: “No alle decisioni prese nei salotti romani”

Critico anche Nicola Campanile, candidato governatore con la lista Per, che ha denunciato i ritardi e le emergenze della Campania: «Siamo la Regione più giovane d’Italia, ma anche quella con i dati sanitari peggiori e il disastro ambientale più grande: la Terra dei Fuochi».

Campanile chiede un voto “per impedire che il destino della Campania venga deciso nei salotti romani”, rivendicando un’autonomia decisionale più forte.

Bandecchi: “Lavoro, non assistenza”

Chiusura energica anche per Stefano Bandecchi, che ha rilanciato la necessità di un modello amministrativo concreto e orientato ai risultati. «La Campania ha bisogno di lavoro, non di assistenza», ha affermato. «Chi è fragile va tutelato, ma chi può lavorare deve poterlo fare in modo utile alla collettività».

Arnese: “Sanità veloce ed efficiente”

Carlo Arnese, candidato di Forza del Popolo, ha concluso la campagna con un programma centrato sulla sanità: azzeramento delle liste d’attesa, 550 milioni in cinque anni, 20 ospedali nuovi o riqualificati, 1.000 medici di prossimità nelle aree interne e screening gratuiti per tutti gli over 50.

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