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giovedì, Aprile 25, 2024
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Capi, fornitori, rivenditori e corrieri: tutti i ruoli dello spaccio a Marano

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Il blitz di stanotte condotto contro il clan Orlando-Nuvoletta-Polverino ha svelato i dettagli sul traffico di hashish-marijuana. I magistrati hanno accertato lo svolgimento delle attività criminali tra Napoli, Frosinone, Calvizzano, Marano e zone limitrofe condotte tra l’ottobre del 2015 e il luglio del 2016. L’organizzazione criminale aveva un complesso organigramma.

Massimiliano D’Onofrio detto ‘Core e Fierro’ e Francesco Sepe erano capi, promotori e finanziatori degli acquisiti e delle cessioni di hashish e marijuana, merce che sarebbe state rivendute al dettaglio. I due organizzavano e gestivano la distribuzione a Marano nella provincia di Frosinone. La loro attività prevedeva anche il deposito e il trasporto di droga, inoltre del denaro per gli acquisti.

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Alessandro De Luca, Alfonso Mercurio e Angelo Di Maro erano fornitori di grosse quantità di droga, che sarebbe rivendute al dettaglio.

Giuseppe Coppeto, Umberto Licciardi, Vincenza Longobardi procuravano clienti agli organizzatori. Nicola Langella era l’intermediario del traffico tra gli organizzatori e il fornitore Alessandro De Luca. Antonio Dell’Aquila era il corriere per la provincia di Frosinone e rivenditore al dettaglio, era rivenditrice al dettaglio anche la figlia Rita. Antonio De Miccoli era il rivenditore al dettaglio sul territorio nazionale, droga acquistata da Antonio Dell’Aquila.

Alessandro Castelli, Ciro Conte, Luca De Luca, Giuseppe Granata, Rosa Iacolare e Ivan Piccirllo rivendevano al dettaglio la droga sul territorio nazionale. Davide Iannone era staffettista e rivenditore per la vendita. Dolores Sacco era custode del denaro frutto delle compravendite e dello stupefacente nascosto in un box della sua abitazione. Inoltre custodiva i libri contabili della commercializzazione del narcotico de Sepe e D’Onofrio.

Rosario Setaro era il prestanome per l’affitto di un garage utilizzato come deposito della droga e dei vari fornitori. Emanuele e Davide Verdicchio erano rivenditori al dettaglio sul territorio nazionale del narcotico acquistato da Antonio Dell’Aquila.

A D’Onofrio e Sepe è stata riconosciuta l’aggravante di aver commesso i reati al fine di agevolare l’attività del clan Orlando-Nuvoletta-Polverino. De Luca, Mercurio e Di Maro erano espressione di questo sodalizio criminale.

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