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HomeCronacaCapodanno amaro per il boss di Bagnoli, torna l’accusa di omicidio

Capodanno amaro per il boss di Bagnoli, torna l’accusa di omicidio

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Fine d’anno amaro per Massimiliano Esposito indicato come reggente dell’omonimo clan di Bagnoli. Dopo l’arresto due giorni fa con l’accusa di un’estorsione ad un ormeggiatore di Nisida arriva un’altra brutta notizia per ‘o scognato. Il boss rischia infatti di finire nuovamente sotto processo per l’omicidio di Antonio Ivone al rione Traiano: mesi fa il tribunale del Riesame di Napoli aveva infatti annullato l’ordinanza di custodia cautelare eseguita nei suoi confronti e per il ras Luigi Bitonto. La Cassazione, accogliendo il ricorso della Procura, ha disposto che venga effettuata una nuova valutazione al Riesame. La notizia è stata notificata ai legali di Esposito, gli avvocati Rocco Maria Spina e Claudio Davino, che adesso dovranno imbastire una nuova linea difensiva preparando al contempo l’interrogatorio di garanzia previsto lunedì al carcere di Secondigliano. puntare il dito contro Esposito diversi collaboratori di giustizia tra cui Marco Conte che ha spiegato che, oltre ad Esposito e Bitonto, quel giorno il commando era composto da lui, Massimiliano De Franco, Raffaele Giogli e Pietro Esposito, quest’ultimo deceduto. Un omicidio nato perché il quel periodo Esposito, a quel tempo colonnello del clan D’Ausilio, era entrato in contrasto con i Rossi-Sorprendente.

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