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sabato, Aprile 20, 2024
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Morte di Giuseppe, lutto cittadino nel giorno dei funerali. Il sindaco: “Il papà era una persona tranquilla”

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«Proclamerò il lutto cittadino nel giorno dei funerali e tutta la comunità di Cardito sarà la famiglia dei due fratellini della vittima». Lo ha detto il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, che anche questa mattina si è recato nello stabile dove un bimbo di 7 anni è morto per le percosse subite. Per la morte è stato fermato nella notte scorsa dalla polizia un giovane di 24 anni, cittadino italiano figlio di un marocchino, compagno della mamma della vittima. La data dei funerali non è stata ancora fissata. Il sindaco è ancora sconvolto: «Conosco il ragazzo fermato e la sua famiglia. Sono persone tranquille». Ma d’ora in poi «la nostra attenzione sarà per gli altri due bimbi», ha aggiunto il sindaco.

«Sono sconvolto, non si può morire così». Lo ha detto il sindaco di Cardito , Giuseppe Cirillo, lasciando l’abitazione di via Marconi, 70 dove nel pomeriggio di ieri è morto un bimbo di 7 anni in circostanze ancora tutte da chiarire. «Queste cose le vedi in tv ma quando capitano sulla tua pelle non riesci a capacitartene», ha aggiunto il sindaco precisando che la famiglia non era seguita dai servizi sociali perché fino a questo momento non c’erano stati mai problemi. Il sindaco ha detto di conoscere la famiglia dell’uomo che, benché di origini straniere, era da tempo residente a Cardito. «La mamma dei bimbi non la conoscevo perché veniva da un altro paese della zona», ha proseguito il sindaco. «Ora lasciamo lavorare gli inquirenti ma provo tanto dolore per quanto accaduto. Nella giornata della memoria, quando tutti quanti noi dovevamo riflettere sulle atrocità perpetrate dal genere umano nel secolo scorso, la serenità della nostra comunità è stata squarciata da una notizia a dir poco sconvolgente. La vita di un bambino è stata interrotta questo pomeriggio per un motivo sicuramente futile rispetto all’importanza di una vita umana, a maggior ragione al cospetto di quella di un bambino». «Da domani – fa sapere Cirillo – mi metterò al lavoro e insieme all’amministrazione tutta attiveremo tutte le misure che la legge ci consente. Insieme al settore Politiche sociali agiremo affinché i due bambini superstiti non si sentano soli e abbandonati».

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