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giovedì, Aprile 18, 2024
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Catturati rapinatori casertani, rubati 51 mila euro armi in pugno

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Nelle prime di ieri pomeriggio, in Padova, Castel Volturno (CE), e in Romano d’Ezzelino
(VI), i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo hanno
eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di
Modena Dott. Romito, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di
quattro persone, due italiani e due tunisini, tutti gravati da pregiudizi di polizia, residenti nel casertano, ritenuti responsabili di rapina aggravata in concorso.

L’indagine, coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica di Modena Dott. Mazzei
e condotta dall’aprile a giugno di questo anno, ha consentito di evidenziare l’esistenza di
un gruppo, radicato nella provincia di Caserta ed operativo prevalentemente in quella
Modenese, dedito alla commissione di rapine a mano armata e di raccogliere gravi e
concordanti indizi di responsabilità, a carico dei quattro arrestati, ritenuti responsabili di sei
distinti episodi delittuosi: la rapina del 3 aprile 2019 ai danni dell’esercizio commerciale,
profumeria “Caddy’s” di Maranello; la rapina dell’11 aprile 2019 ai danni della “nuova
farmacia Vignolese” e, sempre a Vignola nella medesima giornata, la rapina ai danni della
“farmacia Brodano-Bavutti”; una rapina in abitazione a Vignola; la rapina del 17 maggio
2019 ai danni dell’esercizio commerciale “Tigodo” di Cittadella (PD) nonché, in ultimo, la
rapina del 19 maggio 2019 in danno della farmacia “San Faustino” di Modena.

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Gli indagati noleggiavano di volta in volta dei veicoli e dal casertano giungevano nel
modenese dove, nei pressi degli obiettivi preliminarmente individuati, parcheggiavano
l’autovettura e facevano irruzione travisati e armati di pistola. Al termine delle rapine,
prelevato l’incasso, rinchiudevano gli impiegati in una stanza e fuggivano raggiungendo
l’auto con cui facevano rientro nel casertano nella giornata stessa, riconsegnando
regolarmente il veicolo noleggiato.

Per quanto riguarda la rapina in abitazione, i malviventi, qualificandosi come appartenenti
all’Arma dei Carabinieri, fingendo di dover effettuare una perquisizione per cercare la
refurtiva delle rapine commesse in Vignola, avevano strattonato la proprietaria di casa
gettandola per terra e rinchiudendola in una stanza.

Il provento delle sei rapine è stato quantificato in circa 51.000,00 euro.
Alla cattura delle quattro persone si è arrivati dopo prolungate ricerche, poiché sebbene le
stesse fossero tutte formalmente residenti nel casertano, i due cittadini italiani venivano
rintracciati in provincia di Vicenza; peraltro, uno dei quattro arrestati aveva partecipato alle
rapine nonostante fosse sottoposto all’obbligo di dimora.

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