venerdì, Agosto 15, 2025
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Pizzul ed il suo amore per Napoli, quando disse: “A Stoccarda la mia telecronaca più bella”

Il mondo del calcio e del giornalismo italiano è in lutto per la morte di Bruno Pizzul. Il giornalista italiano si è spento questa mattina all’età di 86 anni. Una notizia che ha scoinvolto il mondo del calcio, unito nel dolore.

Anche il Napoli e il patron De Laurentiis si sono uniti al cordoglio con un messaggio: “Il presidente Aurelio De Laurentiis e tutta la SSC Napoli esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Bruno Pizzul, indimenticabile voce del giornalismo italiano”.

Lo storico cronista italiano aveva un rapporto special con gli azzurri, che ricorderanno con estremo piacere la telecronaca storica del giornalista scomparso questa mattina: “C’è un buco per Alemão…!”. Nel 2016 quando venne intervistato disse “Il ricordo più brutto è Juventus-Liverpool all’Heysel – spiega – Mentre la partita che più mi ha divertito ed emozionato nel commentarla è stata la finale di Coppa Uefa di Stoccarda del Napoli”.

“Stoccarda è una città fredda – prosegue Pizzul – ma quella sera sembrava di essere a Fuorigrotta. Quella città si colorò di azzurro e vedere i napoletani che festeggiavano sugli spalti e poi per le vie fu bellissimo. E poi la partita fu divertentissima. Due come Maradona e Careca, insieme, difficilmente si vedranno più nel calcio moderno”.

Bruno Pizzul e il suo rimpianto del mondiale

Bruno Pizzul è stato un telecronista di altissimo spessore, protagonista delle telecronache dei Mondiali da Messico 86′ fino a Corea 2002. La caratteristica che lo contraddistingueva era la sua estrema eleganza e pacatezza durante il commento delle partite. Il suo più grande rimpianto, forse, rimarrà quello di non aver mai visto la nazionale italiana vincere un mondiale. Tra le tante occasioni mancate dagli azzurri, ricordiamo quella di USA 94, dove l’Italia perse ai rigori in finale contro il Brasile, accompagnata dalla telecronaca di Bruno Pizzul che recitava così al rigore sbagliato da Roberto Baggio: “Ha calciato alto, il Brasile vince il mondiale”. Per poi aggiungere: «E quindi il Brasile è campione del mondo… Purtroppo, ancora una volta ai rigori, la Nazionale italiana esce sconfitta…».

Tra le tante telecronache, Bruno Pizzul ha dovuto affrontare in prima persona la tragedia di Heysel nel 85′. Ci troviamo durante la finale di Coppa dei Campioni tra Juventus e Liverpool. La partita è passata in secondo piano a causa dei 39 morti tra i tifosi Juventini che furono schiacciati da alcuni hooligan verso un muretto della curva che improvvisamente cedette. Pizzul ancora una volta dimostrò che non era solamente un cronista sportivo, ma un giornalista completo. Raccontò cosa stava accadendo, pur avendo notizie frammentarie, e cercò in ogni modo di non enfatizzare la situazione per rispettare i tanti italiani che da casa guardavano le immagini e temevano per i loro parenti allo stadio.