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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Camorra. Champagne per tutti in discoteca: figlio del boss scatena la rabbia del clan rivale

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Neanche il tempo di arrivare nel locale e già sono state stappate 3, 4 bottiglie di Champagne francese: è così che i rampolli della camorra si sono presentati in un noto locale napoletano il 2 novembre scorso. Quelle bottiglie, da 60 euro a pezzo, sono poi diventate 45, per un totale di circa tremila euro per i 20 giovani che ai presenti sembravano usciti da una scena di Gomorra ma che, probabilmente, della serie sono l’ispirazione. In alcuni video presenti in rete si vede nitidamente, senza nemmeno volerlo nascondere, l’atteggiamento guascone dei ragazzi e l’accoglienza del dj che esalta ad ogni bottiglia stappata la “nomea” del gruppo. “Attenzione, fermi tutti, loro sono arrivati”: così esordisce lo speaker che scandisce l’arrivo di ogni bottiglia stappata dai figli dei capiclan della “mala” napoletana.

Un atmosfera – si vede nei frame – che si fa sempre più incandescente ad ogni bottiglia, in un clima di esaltazione anche dei presenti che applaudono ad ogni costosa bottiglia di champagne che arriva al tavolo, con tanto di bengala. E i giovani sembrano compiacersi del successo riscosso, offrendo anche ai presenti la preziosa bevanda. Uno spot per Giuseppe Troncone, figlio di Vitale, boss di Fuorigrotta e i suoi accoliti.

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“Attenzione, sono arrivati Troncone, GT, Guiscardo, Verde e iniziano così. E’ il deejay ad annunciarne l’arrivo. La scena gira di telefono in telefono arrivando ai Formicola di San Giovanni a Teduccio che, impressionati dalla potenza economica entreranno in azione 16 giorni dopo, il 18 novembre quando ai baretti di Chiaia si scatenerà il panico. Troncone, seduto al bar, verrà raggiunto e aggredito a bastonate e coltellate, per tutta risposta avrebbe estratto la pistola e avrebbe provato a colpire i suoi aggressori, ferendo due persone estranee. Poteva essere una strage.
Troncone si è difeso affermando di non avere nessuna pistola e di essersi solo difeso da un tentativo di rapina: versione smentita dalle telecamere e dalla ricostruzione degli inquirenti. Il Gip ha quindi deciso di firmare una seconda ordinanza di custodia cautelare. Troncone già era in carcere per la rissa di Chiaia.

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