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sabato, Maggio 4, 2024
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Clan Mallardo, maxi sequestro a Michele Olimpio: sotto chiave villette, centri scommesse e conti correnti

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Due villette, un centro scommesse e conti correnti. Un altro duro colpo messo a segno dalla Dia nei confronti del clan Mallardo, nel mirino il ‘tesoro’ di Michele Olimpio, alias o’ bumbular, storico reggente della cosca di Giugliano.

Stamattina, il personale della Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di sequestro di beni, emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Napoli nei confronti di Michele Olimpio, ritenuto dagli inquirenti esponente di vertice del clan Mallardo, federato nell’Alleanza di Secondigliano. Il provvedimento è stato emesso dal gip del tribunale di Napoli su proposta congiunta del Procuratore di Napoli e del Direttore della Dia.

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Con precedenti anche per omicidio, Olimpio (difeso dall’avvocato Giuliano Russo) è stato arrestato proprio dalla Dia un anno fa. poiché ritenuto il nuovo reggente del clan Mallardo, gestendo la cassa del clan dopo gli arresti eccellenti di tutti i capi. Le successive indagini patrimoniali hanno permesso di riscontrare una sproporzione tra redditi dichiarati e beni accumulati da Olimpio. Sotto sequestro sono finiti una società attiva del settore delle scommesse e lotterie, 3 rapporti finanziari, 2 villette e un’autovettura per uno valore complessivamente stimato di circa un milione di euro.

Il personaggio Michele Olimpio

Dalle indagini è emerso che il reggente del clan, durante i giorni di permanenza a Giugliano, organizzava summit con gli altri affiliati e gestiva i proventi delle attività illecite che confluivano in una cassa comune da cui gli affiliati attingevano denaro sia per il proprio sostentamento che per quello dei detenuti e delle loro famiglie. Lo stesso indagato, secondo le emergenze investigative valutate dal gip, è, quindi, divenuto capace di aggregare attorno a sé una serie di affiliati per il tramite dei quali gestiva le attività criminali, in particolare le estorsioni ai cantieri edili, sia nel territorio cittadino di Giugliano che nei territori di Licola, Varcaturo e Lago Patria.
Il principale indagato, Michele Olimpio, già condannato alla pena di trent’anni per omicidio, stava momentaneamente scontando la pena in regime di detenzione domiciliare (motivata da ragioni di salute) in un comune del Piemonte ed era stato autorizzato a recarsi per alcuni giorni al mese a Giugliano per sottoporsi a cure odontoiatriche. Per giustificare la sua assenza in occasione di un controllo dei carabinieri nell’abitazione dove era ristretto in detenzione domiciliare, l’uomo aveva presentato un falso certificato medico scritto da un dentista compiacente che pure è stato arrestato.
Per la gestione del clan, lo stesso si avvaleva, tra gli altri, anche dei suoi familiari più stretti tra cui la moglie, una delle sorelle e il cognato, arrestati perché raggiunti da gravi indizi di partecipazione all’organizzazione. L’individuato reggente del clan si impegnava sia nella risoluzione di conflitti interni, gestendo i rapporti con il gruppo scissionista delle “palazzine” di Giugliano, sia nel consolidare gli storici rapporti del clan Mallardo con i clan napoletani dei Contini e Licciardi che con lo stesso costituiscono l’Alleanza di Secondigliano. Dalle indagini emergevano, inoltre, alcune fittizie intestazioni di beni. In particolare un’agenzia di scommesse, di fatto riferibile al reggente del clan ma formalmente intestata alla nuora e gestita dal figlio, e altri beni fittiziamente intestati a prestanome. Tutti i beni sono stati sottoposti a sequestro preventivo.

Clan Mallardo di Giugliano, scarcerata la moglie del ras Michele Olimpio

Giugliano. Clan Mallardo, scarcerata la sorella del ras Michele Olimpio

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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