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Clan Pezzella in ginocchio dopo il blitz: aveva ereditato il potere criminale dei Moccia

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La genesi e lo sviluppo del clan Pezzella nei territori di Frattamaggiore e Frattaminore hanno radici criminali storiche profonde. L’esistenza giuridica del clan Pezzella viene fatta partire dal 2017, fondato da Pezzella Francesco pan e ran (ex appartenente alla N.C.O. di Raffaele Cutolo), ma dell’organizzazione criminale si era sentito parlare già prima come costola dei Moccia.

Francesco Pezzella fu arrestato la prima volta nel 1983 per tentato omicidio, associazione a delinquere e scarcerato 1996. Venne poi arrestato nel 2005  per omicidio ma venne subito
scarcerato. Nel 2006 è un nuovo arresto e scarceraazione, poi venne sottoposto alla sorveglianza speciale. Fu arrestato nuovamente, viene scarcerato nel dicembre 2007 e sottoposto alla sorveglianza speciale fino al 2011 e sottoposto a libertà vigilata nel gennaio 2012, terminato nell’ottobre 2013, Francesco Pezzella fu arrestato il 21.07.2020 per omicidio ed è tutt’oggi detenuto.

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I territori di Frattamaggiore e Frattaminore, prima del 2013, erano considerati un feudo sicuro del clan Moccia e direttamente gestiti per conto di quel clan da elementi di spicco come Antonio Cennamo alias Tanuccio o’ malommo (ndr deceduto durante la sua detenzione), Pellino Modestino e Pezzullo Angelo detto anche Bardellìno.

Dal 2014 dopo l’arresto di Pezzullo e l’omicidio di Pellino, c’è stato sui territori di Frattamaggiore e Frattaminore, un vuoto di potere in seno alla gestione delle attività camorristiche. In seguito a tali eventi, l’egemonia sul territorio di Frattamaggiore, Frattaminore, Cardito e Crispano è stata dunque assunta da Francesco Pezzella, il quale si è imposto come accentratore e referente delle attività illecite sui territori, servendosi di “capi zona” opportunamente collocati sulle singole aree territoriali che sono cambiati nel corso del tempo a causa di varie vicissitudini, tra cui arresti ed omicidi. Fino ad arrivare ad oggi quando il clan Pezzella si suddivide in due sottogruppi, a capo dei quali figurano Michele Orefice, quale referente del clan sul territorio di Frattamaggiore e Pasquale Landolfo, ora detenuto, quale referente del clan sul territorio di Frattaminore. Il clan si è progressivamente affermato, alimentando la propria forza intimidatrice e capacità delinquenziale sul territorio, attraverso diverse attività delittuose in vari settori economici, relativi, innanzitutto, ad estorsioni ai danni di commercianti e imprenditori della zona  nonché alla gestione di piazze di stupefacenti, attività che, alimentando velocemente la cassa comune, hanno favorito la campagna espansionistica del clan e l’affermazione del proprio predominio nei comuni in particolare di Frattamaggiore e Frattaminore.

Michele Orefice alias nir nir era stato rimesso in libertà (scarcerato il 29.11.2019) dopo
una detenzione di oltre 12 anni (dal 18.04.2008). La sua base logistica è il plesso popolare delle palazzine di Via Rossini a Frattamaggiore mentre Landolfo utilizzava come base logistica le palazzine popolari in via Turati a Frattaminore.
I due sono da ritenersi da parte degli inquirenti i diretti referenti del clan Pezzella sul territorio atellano-frattese per conto di  Francesco Pezzella inteso “pan e ran”.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma