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martedì, Giugno 24, 2025
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Colpo alla camorra, catturato a Qualiano il boss di Bagnoli Massimiliano Esposito

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Fuga finita per Massimiliano Esposito, boss di Bagnoli. ‘O scugnato è stato cattturato dalla polizia nell’area a Nord di Napoli, precisamente a Qualiano. Era a bordo di una R8 nera con i vetri oscurati. Gli agenti del Commissariato di Bagnoli e della Squadra Mobile lo hanno intercettato mentre era in strada. Una volta effettuato il riconoscimento lo hanno portato nel carcere di Secondigliano dove nelle prossime ore, alla presenza del suo avvocato Rocco Maria Spina, sarà interrogato. Sul suo capo pendeva un’ordinanza di custodia cautelare per associazione a delinquere di stampo camorristico.

Camorra di Bagnoli, la moglie del boss Esposito a capo del clan quando il marito era detenuto

Maria Matilde Nappi non era una subalterna a Massimiliano Esposito, anzi, era una donna e una moglie dello stesso peso criminale del boss di Bagnoli. Così la 50enne è stata descritta dall’ordinanza di custodia cautelare emessa su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

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Durante la detenzione ai domiciliari del capoclan, detto ‘o scognato, Nappi avrebbe preso in mano l’organizzazione dando ordini agli affiliati e gestendo i giri di droga e armi. Inoltre i figli della coppia, Massimiliano jr e Cristian, avrebbero attuato le direttive dei genitori.

La lite della moglie del boss Esposito e l’affiliato

Nel novembre 2020 la donna-boss avrebbe saputo che l’ex affiliato e oggi pentito, Aboumouslim Yuseff, avrebbe noleggiato un’Audi Q5, mandata poi a Frosinone, senza l’autorizzazione della donna.

Per l’episodio dell’Audi Yuseff si sarebbe arrabbiato perché non avrebbe mai dovuto chiedere l’autorizzazione della donna poiché avrebbe sempre agito per il boss di Bagnoli. Inoltre proprio Esposito gli avrebbe detto: “Agli appartenenti degli altri gruppi che se non c’era lui potevano parlare con me”.

Nell’interrogatorio del marzo 2021 Yuseff, riconoscendo in foto ‘o scognato, lo indica come il capoclan aggiungendo che: “Se non fosse stato per certi atteggiamenti della moglie Maria Matilde Nappi, Massimiliano Esposito secondo me sarebbe il capo indiscusso di tutta la Campania”.

Il pentito della mala flegrea sostiene che la 50enne non avrebbe voluto raggiungere un accordo con il boss Alessandro Giannelli (non indagato nell’ultima inchiesta anticamorra n.d.r) dopo la scarcerazione avvenuta tra il 2014-2015. Il ras di Cavalleggeri si sarebbe impegnato a dare 5000 euro al mese alla 50enne quando si sarebbe recata ai colloqui dal marito purché si ritirasse.

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