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Colpo grosso a Secondigliano, arrestato dopo il furto della borsa piena di soldi

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Spunta il video dell’arresto di Giuseppe Gelsomino, fratello del ben più noto Luca, indicato come orbitante nel clan Licciardi. Nei confronti del 34enne è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha disposto la misura cautelare in carcere.

Ha atteso un attimo di distrazione della vittima per poi colpire portando via una borsa contenente migliaia di euro, borsello presente in un’auto parcheggiata su Corso Secondigliano. Per quell’episodio è finito in manette

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Al suo arresto si è giunti grazie ad una capillare attività investigativa degli uomini della squadra investigativa ed operativa del commissariato di Secondigliano (guidato dal vice questore aggiunto Tommaso Pintauro) che hanno iniziato le indagini subito dopo la commissione del fatto avvenuto lo scorso 4 ottobre all’esterno di un bar di Corso Secondigliano dove, il presunto autore, dopo aver aperto la portiera dell’auto della vittima si era impossessato di una borsa contente un ingente somma. Le investigazioni si sono avvalse tra l’altro delle immagini di alcune telecamere di sorveglianza e proseguiranno per verificare eventuali complici di Gelsomino.

Il fratello fu coinvolto in un’inchiesta mesi fa per un’estorsione al titolare di una ditta edile: in quell’occasione gli arresti scattarono, sempre ad opera dei ‘fantasmi’ di Secondigliano (nome con cui sono conosciuti gli uomini dell’investigativa) dopo la denuncia della vittima.
Secondo la prima ricostruzione Luca Gelsomino e un complice avrebbero avvicinato l’uomo imponendogli di pagare due rate per poter continuare a svolgere il proprio lavoro.
I due però non sapevano che sulle sue tracce già vi fossero gli agenti che dopo pochi giorni li arrestarono.

Nella mattinata dell’8 novembre, il personale della Polizia di Stato ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica, che ha disposto la misura cautelare in carcere nei confronti al  trentaquattrenne napoletano pluripregiudicato, Giuseppe Gelsomino, gravato da precedenti specifici, ritenuto gravemente indiziato del reato di furto aggravato. La misura cautelare coercitiva è stata emessa all’esito delle indagini condotte dal personale del Commissariato Secondigliano in relazione all’episodio avvenuto nella notte del 4 ottobre scorso, fuori un bar di Corso Secondigliano dove, il presunto autore, dopo aver aperto la portiera dell’auto della vittima si era impossessato di una borsa contente un ingente somma.

Le investigazioni si sono avvalse tra l’altro delle immagini di alcune telecamere di sorveglianza che riprendevano i fatti delittuosi, immagini che hanno dato l’avvio ad un’attività info-investigativa sul campo che ha consentito di risalire all’autore materiale dei reati. La Polizia sta proseguendo la propria attività per arrivare ad indentificare anche i complici. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare della custodia in carcere, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

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