PUBBLICITÀ
HomeCronaca"Comando a Melito e Mugnano", la furia del reggente del clan Amato-Pagano

“Comando a Melito e Mugnano”, la furia del reggente del clan Amato-Pagano

PUBBLICITÀ

Enrico Bocchetti avrebbe rivendicato il suo importante ruolo nel clan Amato Pagano nel corso di una telefonata intercettata. Il genero di Cesare Pagano si sarebbe infuriato durante una conversazione avuta con la moglie: “Fanno le capriole tutti quanti perché oggi decido tutte cose io … a posto … io oggi comando io e decido tutte cose io … a posto … io comando io a Melito a Mugnano...”.

Fino al suo arresto il 28enne, detto Benzema, sarebbe stato il reggente della famiglia scissionista insieme a Vincenzo Nappi, quest’ultimo, conosciuto nell’ambiente criminale come ‘o pittore, ucciso in un agguato nel gennaio 2023. Secondo l’indagine condotta dalla Dia e dalla Dda di Napoli, Bocchetti si sarebbe occupato delle estorsioni per gli Scissionisti. Nel maggio del 2023 il collaboratore di giustizia Salvatore Roselli avrebbe parlato dell’organigramma: “Attualmente è al comando del clan con Enrico Bocchetti e Antonio Pompilio“.

PUBBLICITÀ

Ci sarebbero anche le conversazioni intercettate dalle quali è possibile comprendere il contesto criminale e la gerarchia. Nell’organizzazione criminale conterebbero, soprattutto, i rapporti di parentela con le famiglie dei due capi storici, come Bocchetti e Gennaro Liguori, legato a Lello Amato. Ci sarebbero anche poi le persone di fiducia come Antonio Pompilio, Raffaele Capasso, Nappi, infine, ci sarebbero i soldati come Luciano De Luca. 

Indagine sugli Amato-Pagano, Gratteri: “Sfarzo e lusso su Tiktok per mostrarsi ai giovani”

I ras e gli affiliati degli Amato-Pagano mostravano la loro vita sfarzosa su Tiktok, infatti, pubblicavano video in cui si immortalavano a bordo di Ferrari e Lamborghini e in vacanza in barca: tutto è stato vissuto tra bottiglie di vini costosi e orologi d’oro.

La Bella Vita sarebbe stata sbandierata sui social per fare proselitismo criminale. “C’è l’uso costante e sistematico di Tiktok e Instagram, soprattutto, sul social cinese sfoggiano la loro ricchezza. Orologi d’oro e auto di lusso esibiti per esternare il loro potere e per apparire ricchi. Volevano farsi vedere come vincenti e per far credere ai disperati di poter diventare come loro. La camorra è la prima mafia che ha usato i social, quindi, si rivolge ai giovani“, ha dichiarato in conferenza stampa il capo della Procura di Napoli, Nicola Gratteri. 

Indagine sugli Amato-Pagano, Gratteri: “Sfarzo e lusso su Tiktok per mostrarsi ai giovani”

 

PUBBLICITÀ
Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.