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Schiaffo alla storia, la società dimentica il compleanno del Napoli ma i De Laurentiis festeggiano il Bari

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Novantadue anni di storia. Una storia fatta di passione, gioia, felicità, ma anche tanti momenti tristi e delusione. Ciò che non è mai mancata in questi 92 anni è la passione, l’amore che i tifosi, da tutto il mondo, hanno dimostrato per i colori azzurri. Oggi, 92 anni fa, nasceva il calcio a Napoli.

Prima del 1926 le imprese più importanti del calcio campano erano legate al Savoia di Torre Annunziata che aveva addirittura sfiorato il titolo nazionale.

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Giorgio Ascarelli, primo presidente della storia del club, giovane industriale napoletano e presidente dell’Internaples, si era reso conto che ormai il football stava diventando un fenomeno che avrebbe appassionato le folle come null’altro fino ad allora. Il 25 agosto 1926 l’assemblea dei soci dell’Internaples decise di cambiare il nome della società costituendo l’Associazione Calcio Napoli. La società nel corso degli anni ha cambiato varie denominazioni, l’ultima nel 2004 quando a seguito del fallimento Aurelio De Laurentiis la rinominò Napoli Soccer, salvo poi ritornare alla vecchia denominazione SSC Napoli. 

E mentre i napoletani oggi festeggiano in tutto il mondo 92 anni di passione, i profili social della società sembravano essersene dimenticati. Nessun cenno alla ricorrenza fino alle 15:30 di oggi quando è stato finalmente pubblicato un semplice post di auguri.

Gli auguri della SSC Napoli

Ma la beffa più grande è che nel giorno del compleanno del Napoli, il presidente De Laurentiis inizia un nuovo corso comprando il Bari Calcio. Invece molti giocatori del Napoli ha

Le critiche dei tifosi

Continuano le frizioni tra lo zoccolo duro del tifo organizzato del Napoli Aurelio De Laurentiis. Ad alimentare la profonda distanza tra le parti, stavolta, è stata la scelta del presidente azzurro di acquistare il Bari, che ripartirà dalla Serie D dopo il recente fallimento. Martedì sera in città sono spuntati un paio di striscioni, firmati dalla Curva B, indirizzati al numero 1 partenopeo.

Nel primo striscione, come documentato dalle foto pubblicate da CalcioNapoli24, si legge: “AdL, non solo il Bari ma anche altre società: basta che vai via dalla nostra città”. Poi, sempre martedì sera, fuori dallo stadio San Paolo ne è spuntato un altro in riferimento all’acquisto dei pugliesi: “Finalmente!!! E’ una vita che Bari”!.

Un attacco frontale, quello della Curva Bdel Napoli, che si unisce agli striscioni comparsi in città settimana scorsa e firmati quella volta dalla Curva A. La replica di AdL, nei giorni scorsi, fu soft: “Curva A e Curva B fanno il loro mestiere, lo stanno facendo da anni e non sono allineati sulla nostra visione di un calcio universale e imprenditoriale. La libertà di espressione va garantita, continuassero a contestare, viva la Curva A e la Curva B”. Un clima di questo tipo, però, non fa certamente bene alla squadra di Ancelotti in vista di una stagione che si preannuncia parecchio impegnativa sin dall’inizio.

LA REAZIONE DEL PRESIDENTE: “POCHI DISSIDENTI”

Gli striscioni polemici non hanno scosso minimamente De Laurentiis: “Striscioni di contestazione da Napoli? Ho pagato parecchi soldi per fare un’indagine sulla tifoseria del Napoli ed è risultato che oltre 40 milioni di persone tifano Napoli come prima squadre, mentre oltre 120 milioni quelli che lo tifano come seconda squadra. E allora non mi posso preoccupare solo dei dissidenti che vengono allo stadio e che hanno un concetto antico di possesso del club”.

Adl ha ovviamente parlato anche del suo nuovo club: “Il Bari ha una storia composita, lunga. Ci sono nei 110 anni di storia molti anni belli e molti meno belli. Ora ci aspetta una cavalcata rapidissima per tornare in A e per modificare le regole che non permettono di avere due squadre in A. Sono un guerriero, vi garantisco di essere pronto a dar battaglia”. E ancora: “Bari non sarà mai una appendice del Napoli e per fugare questo timore ho convito mio figlio Luigi – che non si è mai interessato di calcio – a interessarsi del Bari. Poi ho chiamato Arrigo Sacchi per chiedergli di essere consulente e sentito Filippo Galli per seguire il vivaio”, ha specificato De Laurentiis.

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