Si dice contenta il prefetto Mariagrazia Nicolò che ha visto ricevere ben 40 richieste di accesso al fondo antiracket per contrastare la criminalità organizzata. Tramite questo fondo infatti, i commercianti possono chiedere l’aiuto dello stato per sventare e boicottare i mezzi tipici della camorra: estorsione e usura.
Che cos’è il fondo antiracket?
Questo fondo antiracket, o propriamente detto anti-usura, è destinato a tutti i commercianti che “hanno subito danni, alla persona o alla propria impresa, a causa del racket o dell’usura”. Con questo fondo, il Ministero dell’Interno promette quindi di aiutare tutti i commercianti in difficoltà convincendoli a denunciare le possibili estorsioni da parte dei malviventi che vivono di rendita come parassiti sulle spalle dei lavoratori. Dal 1 gennaio sono state 40 le richieste arrivate a Napoli. Un buon risultato che ha reso felice il commissario straordinario di Governo per il contrasto al racket e all’usura, Mariagrazia Nicolò.
La parole di Mariagrazia Nicolò ai cittadini
“Ai commercianti– dichiara il commissario –dico che la presenza di tutti questi cittadini e dei commercianti che hanno preso posizione nei confronti della criminalità organizzata è molto importante. E la presenza soprattutto delle istituzioni qui sta a significare che lo Stato c’è e li può accompagnare in un percorso, quello della denuncia, che sicuramente non è facile però non vivono una condizione di isolamento e in questo le associazioni antiracket svolgono un ruolo importante”.
Nicolò tiene a sottolineare anche l’importanza delle denunce che sono la base per accedere al fondo e per migliorare la vita di tutti i cittadini, non solo quella dei commercianti. Denunce le quali sono tuttavia, secondo il prefetto, in leggero calo: “Io mi occupo di istanze, le denunce ci sono, sono in calo rispetto al trend degli anni passati: per quanto concerne quelle per estorsioni, tutto sommato, i numeri sono sempre importanti. In quelle per usura, purtroppo, abbiamo un calo“.
La targhetta “anti-usura”
Oltre ad invitare i cittadini a camminare, metaforicamente, per la strada della legalità e a combattere dalla parte dello Stato, Nicolò ha svelato la prima di nove targhette “anti-usura” posizionate davanti agli esercizi commerciali in via Madonnelle a Ponticelli. Lo scopo di queste targhette è “spaventare” la criminalità e far capire che la cittadinzanza può e deve collaborare con lo Stato per vivere meglio.