Il cambio di rotta che ha avuto il Napoli, dopo l’infortunio di Kevin De Bruyne, evidenzia quanto fosse importante. L’arrivo del centrocampista belga è stato al centro di tante polemiche, infatti, si sono formate due scuole di pensiero diverse: quelli che additavano De Bruyne come un “vecchio” che non avrebbe portato nulla di buono al Napoli, altri invece glorificavano la società per aver portato a Napoli un campione di questo calibro.
L’integrità fisica, però, non è mai stata la peculiarità di KdB, infatti, lui è reduce da un infortunio che lo ha tenuto fuori a lungo al Manchester City. Arrivato a 34 anni, De Bruyne è stata un’occasione di mercato che Aurelio De Laurentiis e la società non si sono fatti scappare. Un acquisto utile ad aumentare la qualità del centrocampo del Napoli. Oggi però, il trequartista è ai box almeno fino e febbraio, la recidiva dell’ultimo infortunio lo ha colpito.
L’impatto di De Bruyne
Indipendentemente da ciò che si pensava su De Bruyne, il belga stava portando gol, assist e giocate al servizio di Antonio Conte. L’ultima apparizione di KDB con la maglia del Napoli risale al 25 ottobre, quando l’ex City realizzò al 33esimo la rete del momentaneo 1-0.
De Bruyne in quell’occasione, calciò il rigore del vantaggio. Calciandolo si è infortunato e ha lasciato il campo pochi minuti dopo. Poi pescato dalle telecamere in stampelle. La cosa che preoccupa di più sono le statistiche del Napoli con KDB e del Napoli senza. A Sky si è analizzata la differenza dei due Napoli e sono in drastico calo tutte le statistiche offensive.
Con il fantasista belga in campo, piaccia o meno, si calciava di più in porta, si verticalizzava molto di più e si aveva un possesso palla maggiore. Vantare un fuoriclasse come l’ex Manchester City e Chelsea può essere solamente positivo, oggi il Napoli fa fatica ad essere lo stesso e bisogna trovare una soluzione.


