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venerdì, Aprile 19, 2024
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Da Giulio e Guido a Giulia e Gaia, due fratelli cambiano sesso lo stesso giorno

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Sono gemelle e a 23 anni stanno per entrare nella storia come il primo caso in Italia di due sorelle, nate maschi, che cambieranno la loro identità insieme, diventando ragazze a tutti gli effetti. Sono nate maschio, con i nomi di Giulio e Guido, ma oggi a Firenze diventeranno Giulia e Gaia.

Riacquisteranno, definitivamente, la loro vera identità, quella che da sempre sentono loro e sulla quale hanno iniziato a lavorare dall’età di 18 anni. A raccontare la loro storia è il quotidiano La Nazione. Secondo la ricostruzione del giornale, sono due transgender che hanno deciso di cambiare sesso insieme. L’intervento avverrà oggi all’ospedale di Careggi, a Firenze, e a operarle sarà Andrea Cocci, chirurgo che fa parte dell’équipe operatoria del professor Marco Carini.

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Sarà un intervento più delicato del normale, visto che Giulia e Gaia soffrono di coagulopatia e, quindi, vanno incontro ad un maggior riscchio di sanguinamento. Ma le due ragazze sentono forte in loro il desiderio di poter esprimere, finalmente, la loro identità e corrono il rischio. Le ragazze attendono l’operazione insieme, nella stessa stanza e verranno operate insieme. Affronteranno il loro cambiamento una a fianco all’altra, come hanno sempre fatto in questi 5 anni.

«Siamo nate in corpi maschili ma entrambe ci siamo sentite femmine da sempre, da quando abbiamo ricordi», hanno raccontato ai medici. «È una giornata da festeggiare. Abbiamo fatto una scelta molto libera, la nostra famiglia ci ha supportato in questo nostro progetto, poi essendo gemelle ci siamo sempre aiutate e fatte forza a vicenda».

«Hanno iniziato il loro percorso, come dice la legge, a diciotto anni: la terapia ormonale e poi si sono messe in lista per l’intervento», ha spiegato il chirurgo Andrea Cocci. L’équipe dei medici, con il professor Carini e Cocci, è formata dalle dottoresse Alessandra Daphne Fisher, Linda Vignozzi e dagli urologi professori Riccardo Bartoletti e Girolamo Morelli. Le ragazze resteranno ricoverate qualche giorno e poi torneranno a casa. «Tra sei settimane – ha detto Cocci al quotidiano – potranno iniziare la loro vita da donna anche a livello sessuale».

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