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Morte di Demar Scognamiglio, l’appello dei fratelli: “Venga fuori la verità sull’incidente”

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“Vogliamo la verità sull’accaduto, è assurdo che tutte le colpe adesso ricadono sull’amico di Demar mentre chi lo ha investito è libero”. Marianna, Giusi e Salvatore sono i fratelli di Demar Scognamiglio, giovane di Ponticelli morto in un drammatico incidente stradale ai primi di novembre. Demar  girava per Cercola insieme ad un suo amico, poi risultato in stato di alterazione dovuta ad assunzione di cocaina e cannabinoidi  in corso Riccardi, all’incrocio con via Luca Giordano. I due finirono per impattare contro una Fiat Panda alla cui guida, dalla ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine, c’era un 62enne. L’urto causl  la morte sul colpo del passeggero e proprietario dello scooter, il 22enne Demar Scognamiglio, anche lui di Ponticelli. Il 19enne lasciò l’amico sul selciato così come il conducente dell’auto allontanò senza prestare soccorso. Ma per i familiari e gli amici di Demar la verità è un’altra. Secondo loro a bordo di quell’auto c’era una donna e non il 62enne, ora indagato per omicidio stradale ed omissione di soccorso: “Tutti dissero che c’era una donna con un bimbo in auto, va fatta chiarezza sull’accaduto. Non si può investire un ragazzo e scappare via. Forse se Demar fosse stato soccorso all’istante oggi sarebbe ancora qui con noi”, affermano i fratelli i quali chiedono alle forze dell’ordine di fare luce sull’accaduto. “Da quella sera la nostra luce si è spenta, non sappiamo più niente sulle indagini. Vogliamo giustizia per nostro fratello”. 

Il messaggio dell’amico sui social

“Fratello riposa in pace, non ti preoccupare la giustizia ce la prenderemo noi faremo uscire tutta la verità a galla. Non è possibile che uno investe un motociclo e scappa ha una denuncia a piede libero dopo che non dice nemmeno la verità”. Secondo gli amici, infatti, a condurre quella Panda non c’era il 62enne che si è costituito ma una donna. “Tutti sanno che in quella panda non c’era quel 62 enne. Ma una donna!!! Non scrivete quello che volete fate prima bene le indagini band e sciem prima di incolpare il nostro amico… Si è scappato ma non possiamo giudicare non c’eravamo noi su quel motociclo non possiamo sapere la sua reazione qual è stata.. la paura, il dolore di Pietro vedendo il suo amico sull’asfalto che non si muoveva più. Non voglio giustificarlo.!! Ma non si può condannare l’amico che e stato lui la vittima dell’amico. Se quella panda non passava l’incrocio senza guardare la droga come dite voi, non avrebbe causato nessuna tragedia. La colpa e solo di quella zoccola che era al volante che e scappata, facendo costituire qualche parente o il proprietario dell’auto… ❤❤DEMAR riposa in pace fratellone mio ci siamo noi con te ❤❤ Pietro torna presto ❤❤”. 

 

 

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