Scoppia la polemica a Qualiano per le foto pubblicate dal sindaco Raffaele De Leonardis sui propri profili social in occasione della della Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. “Abbiamo accolto in aula consiliare gli alunni della Walt Disney.
Un’occasione di incontro per parlare del ruolo delle istituzioni e delle responsabilità pubbliche con i cittadini di domani – ha riferito il sindaco – Aprire le porte ai più giovani significa educare al rispetto, alla partecipazione e alla tutela dei diritti di tutti, a cominciare proprio da quelli dei più piccoli”.
Il post è stato accompagnato dalle immagini dei piccoli studenti attenti in aula consiliari, alle cui spalle però erano bene evidenti manifesti elettorali in formato 70×100 di Gennaro Sangiuliano di Fratelli d’Italia.
Un particolare difficile da passare inosservato e che ha scatenato le ire del Partito Democratico. “E’ inaccettabile, durante un’attività istituzionale con i bambini delle nostre scuole, nessuno si è preoccupato di rimuovere un manifesto elettorale esposto nella sala.
Un manifesto politico, nello stesso ambiente in cui erano presenti il sindaco, gli insegnanti e decine di piccoli studenti – scrivono i democratici qualianesi su Facebook – Com’è possibile che nessuno abbia pensato che questo fosse totalmente fuori luogo?”
In questi giorni l’aula consiliare è stata e sarà utilizzata (anche questo pomeriggio è previsto un incontro elettorale) per finalità elettorali e, dunque, con ogni probabilità quei manifesti non sarebbero stati affissi di proposito, ma lasciati lì per dimenticanza.
Una “svista” che però per il Partito Democratico resta grave: “Gli spazi istituzionali, soprattutto quando ospitano bambini, devono essere gestiti con serietà, attenzione e senso di responsabilità. Non può esserci confusione tra momenti educativi e materiale di propaganda, nemmeno per distrazione.Questo episodio non è una semplice svista: è una mancanza di rispetto verso la comunità scolastica e verso le istituzioni che dovrebbero dare l’esempio”.


