Rientro in casa le 20 famiglie di via Morghen 63 sgomberate da ben 70 giorni dopo i crolli e gli smottamenti causati dalla rottura degli impianti idrici, danneggiatisi in più punti e a più riprese. «Si tratta di una fine di un incubo» confidano gli abitanti, costretti a sborsare migliaia di euro a nucleo familiare per provvedere all’eliminazione dei fanghi.
«Il Comune secondo noi non ci ha sostenuti abbastanza, forse per incompetenza» affermano gli stessi abitanti. Dello stesso complesso fa parte anche l’edificio di via Solimena 9, altro stabile per il quale è stato accertato l’eliminato pericolo e dove sorgevano 2 appartamenti privati Resta l’inagibilità dei locali di via Morghen 5, 7 e e 15/A con i proprietari ancora costretti a far fronte alle spese e all’eliminazione completa dei danni all’interno di una tavernetta adibita a casa vacanza (al momento del crollo era ospite una famiglia di Bologna in vacanza a Napoli), uno studio e diversi esercizi commerciali.