È morto quest’oggi Sven Goran Sven Eriksson all’età di 76 anni e che in Italia ha allenato Lazio, Sampdoria e Roma. L’allenatore, vincitore dello scudetto nel 2000 con i biancocelesti, pochi mesi fa aveva annunciato di essere affetto da un tumore incurabile.
Qualche tempo prima, in un’intervista a Il Mattino aveva usato parole profetiche riguardo la vittoria del campionato del Napoli nella stagione 2022/2023.
Poco prima che cominciasse il campionato disse che “vincere lontano da Milano e Torino non è facile. Chi indossa quelle maglie, legge quello che c’è scritto sui titoli e basta. Non possono che sposare quella storia. Lo dice il vostro paese, è complicato rompere l’egemonia delle big. In quante sono riuscite a vincere? Il Verona di Bagnoli, la Roma prima della mia Lazio e poi con Capello, la Samp di Boskov. Mai stato facile. Noi riuscimmo a vincere 22 anni fa quando la Serie A veniva da otto anni dove c’era solo la Juve o il Milan a vincere. Il Napoli è andato vicino al trionfo, per certi versi somiglia alla mia vecchia Lazio. Hanno costruito pezzo dopo pezzo la squadra che hanno ora, che può vincere lo Scudetto”.
Insomma un bell’augurio a pensare a come andarono poi le cose per il Napoli che in primavera si laureò campione di Italia per la terza volta.
A poche ore dalla morte di Sven Goran Eriksson anche il club azzurro ha espresso il suo cordoglio tramite i social: “Presidente Aurelio De Laurentiis, a nome di tutto il Napoli, si stringe alla famiglia di Sven Goran Eriksson per la scomparsa di un grande protagonista della storia del calcio”.