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Elezioni Giugliano. Tartarone getta pesanti ombre su Azione: “Irregolarità nella presentazione della lista”

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Una vera e propria bomba quella sganciata da Cristoforo Tartarone, più volte consigliere comunale e assessore. Tartarone, candidato alle ultime amministrative e primo dei non eletti nella lista Azione, ha infatti presentato un esposto-denuncia attraverso il suo legale – l’avvocato Alessandro Jazzetti – contro il suo stesso partito. Pesantissime le accuse mosse da Tartarone, di cui InterNapoli aveva già accennato lo scorso luglio all’interno di un articolo sulle indiscrezioni di giunta (leggi qui l’articolo).

Tartarone ha infatti denunciato presunte irregolarità nella certificazione e presentazione della lista di Calenda alle ultime Amministrative di Giugliano. Nell’esposto ha tirato in ballo anche personaggi politici noti, come il neo assessore Paolo Russo (nominato stamattina dal sindaco D’Alterio), il collega Rosario Ragosta ed il consigliere regionale Pasquale Di Fenza, di recente al centro della bufera sui tiktoker in Regione Campania.

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Nella denuncia presentata dal politico si legge che “tutti moduli i moduli di sostegno alla lista Azione recavano il timbro per autentica del consigliere regionale Pasquale Di Fenza” (il quale ha potere di autentica), ma Tartarone esclude “certamente che le persone che sono state così aggiunte all’elenco dei sostenitor della lista abbiano sottoscritto i relativi moduli e lo abbiano fatto alla presenza del soggetto abilitato all’autentica”.Questo per mia diretta conoscenza in quanto il Di Fenza non è mai stato presente all’atto di ricevere la sottoscrizione e procedere all’autentica”, chiarisce Tartarone il quale chiama in causa anche il consigliere comunale Rosario Ragosta: “Ho appreso che il Ragosta aveva stretta rapporti di collaborazione con il Di Fenza, tanto da avere molto probabilmente la disponibilità del timbro di quest’ultimo. Aggiungo che il giorno della presentazione della lista, tra i vari documenti che dovevano essere consegnati al segretario comunale vi era un documento definito “Atto principale” che non era stato autenticato”. Tartarone poi chiama in causa Paolo Russo, nominato oggi assessore dal sindaco d’Alterio: “Era con me al momento della presentazione, insieme all’avv. Angelo Abbate, appose l’autentica utilizzando ancora il timbro del consigliere regionale Di Fenza”, precisa Tartarone. Dunque, se fosse realmente così,  in mancanza di tale documento aurenticato la lista non poteva essere accettata. L’ex consigliere ed assessore parla di  “palesi abusi perpetrati, tra l’altro coinvolge persone ignare di essere state inserite in una lista elettorale, hanno inciso sul regolare svolgimento delle elezioni svoltesi, alterando l’esito delle stesse, e alimentando il diffuso senso di sfiducia dei cittadini verso le istituzioni”. Tartarone ha chiesto di svolgere le opportune indagini per confermare la veridicità delle circostanze esposte, al fine di rilevare la sussistenza di fatti penalmente perseguibili.
Al momento si tratta solo di supposizioni, ma è certo che la magistratura sta indagando su quanto dichiarato ed a breve potrebbero esserci novità in merito.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiano Il Roma